GESTIONE NEL CAOS

Rifiuti, Cantone fa annullare l’appalto a Eboli

Revocata la gara dopo i pesanti rilievi dell’Anac

EBOLI - Il Comune cancella il bando per la gestione del servizio rifiuti in città: salta l’appalto da 29 milioni affidato alla Centrale unica di committenza Sele-Picentini. Un dietrofront imposto dall’Anac, l’Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, che diede ragione alla Tekra srl e al Consorzio Cite Scarl (società escluse dalla gara), per le «ingiustificate restrizioni» contenute nel capitolato che avrebbero violato il regime di libera concorrenza. Il Consiglio dell’Autorità censurò, perché illegittime, le clausole del bando che richiedevano che il servizio pregresso fosse stato svolto in favore di un comune avente una popolazione residente non solo di almeno 20mila abitanti ma anche non superiore a 50mila abitanti; che l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata fosse stato raggiunto nel 2011 e nel 2012; che lo stesso obiettivo fosse stato raggiunto con continuità in tutti gli anni compresi tra il 2013 e il 2015. Il parere espresso dall’ingegner Barrella (responsabile del procedimento) insieme a quello della Sarim srl (unica ditta rimasta in gara con la cooperativa Cns), il timore di «generare potenziali contenziosi che tenderebbero ad aggravare il procedimento con ricadute negative sui cittadini e sullo stesso Comune», hanno determinato alla fine lo stop alla gara, anche col consenso delle società non ancora escluse.

Laura Naimoli
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