Rifiuti abbandonati I “cafoni” incastrati attraverso Facebook

Nasce una task force “social” per reprimere il fenomeno La guiderà il responsabile dell’ufficio Protezione civile

Una foto ed un messaggio sui social network per segnalare rifiuti abbandonati, strade sporche o disagi ed una task force pronta ad intervenire. È la nuova idea del Comune che ripropone l’idea delle guardie ambientali in versione “social”. La commissione straordinaria vuole far rivivere così il sogno degli ispettori dell’ambiente nato nel corso dell’amministrazione Santomauro su idea dell’allora assessore Massimiliano Casillo. Non avviando una selezione con tanto di corso di formazione, semmai utilizzando personale già in organico all’ente o presso la municipalizzata Alba ecologia.

La task force sarà coordinata da Ermanno De Stefano, responsabile dell’ufficio comunale di Protezione civile, che già utilizza i social network – Facebook e Whatsapp – per scoprire i luoghi di Battipaglia dove sono abbandonati rifiuti. Un simile progetto era stato avviato a Battipaglia, su idea dell’assessore Maurizio Mirra nel 2012, con il Comune che aveva aderito al progetto Decoro urbano. Si trattava di un social network per il dialogo con le pubbliche amministrazioni gratuito, trasparente, open data ed open source. Il concetto era molto semplice: si vedeva un disagio, si fotografava e si inviava la segnalazione tramite un sistema automatizzato. L’amministrazione raccoglieva le informazioni e determinava eventuali operazioni di restauro o messa in sicurezza per eliminare le situazioni di degrado. Proprio come accaduto per le guardie ambientali, dopo un iniziale periodo di utilizzo del sistema di Decoro Urbano, tanti cittadini avevano abbandonato l’idea virtuale, vista anche la lentezza di risposte dall’amministrazione nel ripristinare le situazioni di degrado.

Nei prossimi giorni, la triade commissariale incontrerà De Stefano con l’idea di istituzionalizzare un percorso virtuale che nei fatti già esiste, considerato che sono numerosi i cittadini che si rivolgono direttamente al responsabile di Protezione civile per segnalazioni. Partendo dalle guardie ambientali sopravvissute alla decimazione (erano cento nel 2009, oggi sono appena una decina), De Stefano coinvolgerà dipendenti comunali e di Alba ecologia, oltre al comando di Polizia municipale, per stabilire modalità e tempi di intervento per ogni segnalazione che giungerà all’ente. L’obiettivo è assai ambizioso, giacché la task force dovrà anche controllare e sanzionare gli incivili sull’intero territorio comunale, oltre 56 chilometri quadrati per un totale di 27.641 utenze domestiche e 5.276 utenze non domestiche.

Probabile che il Comune decida di affidarsi agli specialisti del web in servizio presso l’ente per creare idonei collegamenti su Fb ed un numero per Whatsapp a cui rivolgersi per le segnalazioni. De Stefano, scelto dalla commissione per organizzare la task force, è stato già impegnato in occasione di particolari eventi, come l’esondazione del Tusciano o il disinnesco dell’ordigno bellico in località Taverna.

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