Rifiuti a S. Severino Disagi a S. Vincenzo per la differenziata

MERCATO SAN SEVERINO. La raccolta differenziata a Mercato S. Severino funziona bene e il vanto dell’amministrazione Romano è una città pulita, vivibile e accogliente rispetto alla drammatica...

MERCATO SAN SEVERINO. La raccolta differenziata a Mercato S. Severino funziona bene e il vanto dell’amministrazione Romano è una città pulita, vivibile e accogliente rispetto alla drammatica situazione regionale. Ma non tutti mostrano lo stesso orgoglio e insistono a non rispettare i giorni e gli orari stabiliti.

Nella frazione S. Vincenzo, ad esempio, si verificano episodi di errato conferimento dei rifiuti, sia pure sporadici, e anche verso il centro di S. Severino si nota a volte la presenza di sacchi a volte non ritirati dagli addetti perché non depositati secondo il calendario. I responsabili della raccolta porta a porta, entrata in vigore dal 2002, sono sia gli operai di un ramo della società sanseverinese Gesema, ex mista ed ora municipalizzata, sia soggetti facenti capo a ditte esterne.

Percorrendo S. Severino è evidente che i residenti pongono fuori dai cancelli, ad esempio, le buste bianche della carta (da accantonare il martedì sera) in un giorno in cui non devono essere depositate e così vale anche per ciò che riguarda le buste per la plastica (che gli operatori ecologici ritirano il giovedì mattina) o per il vetro. Va tenuto presente – però - che essendo la frazione S. Vincenzo un’area di recenti insediamenti abitativi, che accoglie anche famiglie in arrivo da altri comuni, occorre del tempo affinché i nuovi residenti, magari abituati a un calendario diverso della differenziazione, imparino le date di conferimento dell’immondizia nel comprensorio.

«La maggioranza della popolazione è virtuosa nella raccolta differenziata – affermano da Palazzo di Città – le “pecore nere” sono poche». Molti sanseverinesi dichiarano che «ci vorrebbe una maggiore vigilanza per stanare i cittadini più distratti». Una delle proposte è quella di predisporre appostamenti da parte degli agenti della Polizia municipale per incastrare coloro che dimostrino di possedere poca educazione ambientale e sensibilità ecologica. In passato, a vigilare con le autorità c’erano gli ispettori comunali ambientali volontari, utilizzati in compiti di pattugliamento e perlustrazione del territorio, ma la loro esperienza è terminata; adesso si sta pensando a far rivivere l’istituzione in collaborazione con la Protezione civile.

Anna Maria Noia

©RIPRODUZIONE RISERVATA