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Rifacimento di piazza del Corso

Svolta nella vicenda di Piazza del Corso. Il progetto è stato votata dalla giunta municipale. Per il primo cittadino si tratta di «uno dei punti dolenti degli spazi urbani». Si attingerà a residui...

Svolta nella vicenda di Piazza del Corso. Il progetto è stato votata dalla giunta municipale. Per il primo cittadino si tratta di «uno dei punti dolenti degli spazi urbani». Si attingerà a residui di mutui già contratti, per un importo di circa 300 mila euro. «Approvato - racconta il sindaco Torquato ripercorrando la storia del progetto di Piazza del Corso - prima del commissariamento del ’92, parzialmente variato durante l’amministrazione Forte, ulteriormente rimaneggiato durante il sindacato Di Vito, “adeguato” con Antonio Romano». «Si poteva evitare - dice - quello che si è tradotto in uno spreco di denaro pubblico e nella violazione di uno spazio pubblico. La soluzione - lo dicevo inascoltato da consigliere comunale - era l’interramento con la manutenzione dei reperti a vista e la piantumazione. Ci sarebbe costato di meno e non avremmo avuto quello scempio che ha trasformato Piazza del Corso. Oggi non ci resta che rimediare al peggio». Il sindaco entra nel dettaglio del progetto: «Si procederà con la copertura con un giardino pensile della discesa che porta ai reperti, consentendo l’accesso a chi lo desidera, su richiesta. Voglio, infatti, ricordare che la sottostante area archeologica non è di impatto visivo. Si tratta di un’area che richiede uno specifico interesse scientifico-culturale. Demoliremo quello che resta del muro del pianto lungo l’asse viario di Corso Vittorio Emanuele. Procederemo con la restituzione a quello spazio centrale della città, di un decoro semplice e fruibile».

Intanto, ieri giornata di full immersion per i revisori dei conti, dopo la riunione della commissione bilancio in vista della seduta consiliare di stamane. «Un plauso all’assessore al bilancio e agli uffici competenti per il lavoro oserei dire disumano che stanno affrontando»: sono parole del consigliere De Maio.

Patrizia Sereno

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