L'EMERGENZA EPIDEMIA

Riecco la normalità: ora la “zona bianca” fa ripartire ogni cosa

Addio al coprifuoco, in Campania riaprono le ultime attività. Pressing per l’abrogazione della mascherina: date “limate”

SALERNO - Nessuna “ritirata” obbligatoria, tutte le attività economiche possono aprire. Anche la Campania ritorna alla normalità: da oggi, infatti, la “terra felix” è promossa ufficialmente zona bianca, il colore che prevede minori limitazioni sul territorio. Un salto in avanti che, da oggi, riguarda pure Sicilia, Basilicata, Calabria, Campania, Toscana, Marche e Provincia di Bolzano: osservando la cartina dell’Italia, dunque, il territorio si presenta interamente “candido” con l’unica eccezione della Valle d’Aosta che, salvo imprevisti colpi di scena, passerà in “bianco” a partire dalla prossima settimana.

La nuova normalità. Ma cosa cambia da oggi nel territorio che va da Sessa Aurunca a Sapri? Innanzitutto, come previsto per tutta l’Italia, cessano le limitazioni per gli spostamenti: è stato abolito, infatti, coprifuoco, fino a ieri fissato a mezzanotte. Per quanto riguarda la “zona bianca”, inoltre, è prevista la riapertura per le attività di parchi tematici e di divertimento, piscine e centri natatori in impianti coperti, centri benessere e termali, feste private anche conseguenti le cerimonie civili o religiose all’aperto e al chiuso, fiere, grandi manifestazioni fieristiche, congressi e convegni, eventi sportivi aperti al pubblico che si svolgono al chiuso, sale giochi e scommesse, sale bingo e casinò, centri culturali, centri sociali e centri ricreativi, corsi di formazione. A mordere ancora il freno, invece, sono sale da ballo e discoteche: possono riaprire ma si potrà ascoltare solo musica, senza ballare. Tutte le attività per cui è prevista la nuova riapertura potranno operare nel rispetto dei protocolli e delle linee guida contro il coronavirus stilate nelle scorse settimane con i continui confronti fra Comitato tecnico- scientifico e Regioni.L’eccezione è rappresentata dalle cerimonie: le prescrizioni, infatti, prevedono che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi Covid (vaccinazione compiuta o prima dose ricevuta da almeno 15 giorni, negativizzazione dal virus nei precedenti sei mesi o tampone negativo).

La svolta del futuro. Adesso l’attenzione di tutti è rivolta alla questione mascherine: il pressing sul Governo per abrogare l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale all’aperto già dai prossimi giorni è continuo. E, da questo punto di vista, l’esecutivo sembra ascoltare le tante e continue richieste. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dato mandato al Cts di valutare la questione: adesso si attendono le risultanze degli esperti per comprendere cosa accadrà. L’ipotesi - caldeggiata da più parti - era che la mascherina all’aperto non dovesse essere più utilizzata a partire dal 15 luglio. Ma, adesso, si fa largo la possibilità che questo termine possa essere anticipato all’inizio del mese ormai imminente.