«Riduzione Tari in ritardo Persi due milioni di euro» 

L’ex sindaco Galdi e il calo di otto punti della tassa sui rifiuti a Cava de’ Tirreni «L’unificazione dei cantieri andava fatta prima, il risparmio sarebbe stato maggiore»

CAVA DE’ TIRRENI. Si inasprisce la polemica sulla questione rifiuti all’indomani dell’annunciata diminuzione della Tari di otto punti percentuali per l’anno in corso. La commissione consiliare Controllo e Garanzia vuole vederci chiaro e da oltre una settimana l’ex primo cittadino Marco Galdi è al lavoro per capire cosa si nasconderebbe dietro la diminuzione della bolletta sui rifiuti. L’effettivo risparmio c’è e a quanto pare è dovuto, in gran parte, all’unificazione del cantieri del Consorzio di Bonifica con la Metellia Servizi per la raccolta sul territorio, avvenuta esattamente un anno fa. Ma è proprio sulle tempistiche che scatta la polemica.
Secondo Galdi, se l’unificazione di cantiere fosse avvenuta in maniera più celere, oggi il risparmio per i contribuenti sarebbe di gran lunga superiore. «È una cifra pari a circa due milioni di euro, quella che i cavesi hanno perso a causa dell’inettitudine di chi ci amministra – ha incalzato Galdi –. Dal primo gennaio 2016 per legge era possibile accorpare i cantieri del Consorzio di Bacino e della Metellia. Nonostante i mille solleciti da me fatti, il sindaco se n’è accorto solo il 10 novembre del 2016, data in cui ha dato finalmente il via libera all’operazione, con la conseguente delibera di giunta del 14 dicembre dello stesso anno. Il primo marzo del 2017, finalmente i cantieri sono stati riuniti. Ma con una serie di proroghe (l’ultima avvenuta il 13 febbraio scorso), la Metellia ha continuato a percepire per il servizio prima svolto dal Consorzio le stesse identiche somme, e continuerà ad avere i soldi fino al 31 luglio del 2018».
Un argomento, quello della Tari, che più volte aveva suscitato attriti già lo scorso anno quando si registrò sulla bolletta un aumento del 5 per cento. Già allora Galdi, quale componente della commissione Controllo e Garanzia aveva avviato una serie di accertamenti. «Il dirigente del settore nel 2015 aveva quantificato il risparmio derivate dall’unificazione dei cantieri in 740mila euro circa, all’anno – ha precisato l’ex sindaco – moltiplicata questa somma per due anni e sette mesi il risultato è terrificante: abbiamo perso come città 1.911.666 euro».
Già nei giorni scorsi Galdi era intervenuto sulla questione, sottolineando e chiedendosi come – a fronte di un risparmio previsto di 740mila euro – se ne registrasse oggi solo 300mila euro. «Ecco la spiegazione – ha concluso Galdi – i risparmi derivanti dall’unificazione del cantiere inizieranno a decorrere solo dal primo agosto del 2018».
Giuseppe Ferrara
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