Riduzione dei comunali I sindacati alzano il muro 

Cgil, Uil e Cisl: «È dimostrato che la spesa del personale è ampiamente sostenibile La crisi finanziaria dell’Ente non deve ricadere sui lavoratori dipendenti»

BUONABITACOLO. Muro contro muro tra le segreterie provinciali di Uil Funzione pubblica, Cgil e Cisl e il Comune di Buonabitacolo, dopo che quest’ultimo ha annunciato di voler procedere a una riduzione dell’orario di lavoro dei dipendenti per scongiurare la dichiarazione di dissesto finanziario. In una nota congiunta i sindacati lamentano il mancato confronto sul piano di riequilibrio dell’Ente e hanno denunciato la volontà dei vertici del Comune di non sottoporre il documento ai rappresentanti dei lavoratori.
«Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha convocato le organizzazioni sindacali per un incontro che aveva come tema principale la situazione finanziaria 2017 del bilancio dell’Ente. Nel primo incontro le parti sociali - scrive Giuseppe Russo, segretario della Uil Fpl di Salerno - sono state informate dell’adozione di una delibera adottata a fine maggio dal commissario prefettizio, con cui si è dichiarato il predissesto finanziario del Comune. Già da allora la parte politica ha lasciato intendere che per risanare l’Ente si sarebbe dovuto procedere a una riduzione del personale o a una riduzione del suo orario di lavoro sottoponendo ai sindacati un prospetto economico della spesa del personale».
Giuseppe Russo e i colleghi Alfonso Rianna della Cgil Fp e Miro Amatruda della Cisl Fp accusano l’Ente di non aver dato seguito alla richiesta di poter prendere visione della proposta di riequilibrio di bilancio per capire la consistenza dei debiti del Comune di Buonabitacolo. Il Comune ha 20 dipendenti, di questi 12 hanno un contratto di lavoro part-time. «Durante l’ultimo incontro - si legge nella parte conclusiva della nota - abbiamo già fatto rilevare tecnicamente che la spesa del personale è ampiamente sostenibile attestandosi sul 33 per cento rispetto alla spesa corrente e abbiamo evidenziate numerose incongruenze riportate nel quadro economico predisposto dall’amministrazione. Anche il rapporto dipendenti/popolazione, previsto dal decreto ministeriale del 10 aprile scorso e a cui occorre fare riferimento in situazioni di dissesto, è ampiamente garantito considerando che 12 dipendenti hanno un contratto part-time per ore 24 settimanali. La crisi finanziaria del Comune di Buonabitacolo non deve ricadere sui lavoratori dipendenti e siamo contrari a ogni proposta di taglio orario a danno del personale».
Erminio Cioffi
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