Ridotti i pacchi per le famiglie

Taglio drastico a Scafati, Raviotta: «Scavalcati assessore e commissione»

SCAFATI. Scoppia la bagarre sulle politiche sociali. Da 940 a 350: questo il rigidissimo taglio dei beneficiari del pacco alimentare per le famiglie indigenti, deciso dall’istituzione “Scafati solidale”.

A battere i pugni sul tavolo in commissione affari sociali è stato il consigliere comunale Michele Raviotta: «Un taglio enorme che scatenerà una guerra tra poveri. Ben 590 beneficiari, rispetto alla graduatoria precedente, restano fuori per mancanza di fondi. In commissione ho messo in chiaro il conflitto tra l’istituzione, l’assessorato e il nostro lavoro. “Scafati solidale” sta andando oltre i suoi compiti: ha pubblicato un nuovo bando in cui si esplicita che i pacchi scendono più della metà, anche se noi avevamo chiarito di non essere d’accordo».

Di fatto, solo 350 famiglie potranno usufruire del pacco e i criteri di selezione saranno molto più rigidi: potranno presentare domanda – entro il 7 marzo – solo i nuclei familiari con Isee riferito al reddito 2012 non superiore a tremila euro, residenti da almeno un anno in città e possessori di un’autovettura di cilindrata non superiore a 1300 cavalli o di un motociclo di cilindrata massima 250. «In commissione affari sociali lavoriamo cercando di ascoltare le istanze delle fasce più deboli – continua Raviotta - anche grazie al confronto continuo con le parrocchie. Si era deciso che sarebbe stata la Caritas ad occuparsi dei pacchi. Noi in commissione stavamo lavorando ad istituire la family card – ricaricabile mensilmente, da utilizzare nelle attività commerciali cittadine - proposta dal Cotucit, sulla quale il Comune ha dato l’assenso, ma che non è ancora partita perché occorre reperire i fondi».

Raviotta scende a fondo alla questione: «Ho posto un problema politico ai membri della commissione: a che titolo “Scafati solidale” prende queste iniziative pericolose, dando risposte sbagliate a un problema reale? Il bando è fatto malissimo. Bisognava continuare la distribuzione dei pacchi, come stabilito. Invece l’istituzione si è vestita di autorità scavalcando l’assessore alle politiche sociali Annalisa Pisacane e il parere della commissione. È gravissimo».

L’affondo finale del consigliere: «Ritengo che “Scafati solidale” sia un’istituzione inutile, un doppione che va eliminato e noi potremmo utilizzare quei fondi per rimpinguare le politiche sociali, i cui servizi dovrebbero essere riunificati sotto la gestione dell’assessorato. Altrimenti la commissione non ha più motivo di esistere».

Maria Rosaria Vitiello

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