comunità montana alburni 

«Ridicola l’elezione di Di Rosario» 

Presidenza del consiglio generale, Martino denuncia strane manovre

CONTRONE. L’ex presidente del Consiglio generale della Comunità montana Alburni messo alla porta durante l’ultimo Consiglio generale per fare largo al successore: operazione definita «ridicola» da Franco Martino, vicesindaco di Aquara.
Tra gli argomenti viene proposto l’avvicendamento relativamente al presidente del Consiglio da parte del sindaco di Ottati, Eduardo Doddato secondo il quale, essendosi palesata una nuova maggioranza (a seguito dell’uscita di scena di Cervino e la nomina di Gaspare Salomone quale nuovo presidente dell’Ente montano alburnino) si sarebbe dovuta verificare la sussistenza della fiducia nei confronti del presidente del consesso, Antonio Salerno, il quale «non ha ben interpretato il suo ruolo super partes, non astenendosi, votando contro il documento politico della nuova maggioranza nella precedente tornata consiliare del 28 giugno».
«Siamo al ridicolo – evidenzia Martino - la motivazione della revoca del presidente del Consiglio, Antonio Salerno (senza che fosse all'ordine del giorno né la revoca né la nomina) su dichiarazione del Consigliere del Comune di Ottati è che lo stesso (Antonio Salerno) “non ha ben interpretato il suo ruolo super partes…”. La cosa ridicola è che al suo posto è stato nominato come presidente del Consiglio, Martino Di Rosario che in quella stessa seduta votò, come Antonio Salerno, contro il documento politico ricoprendo tra l'altro il ruolo di capogruppo di "Albumi e territorio"». Una vera e propria telenovela quella che va avanti da alcuni anni nella Comunità montana Alburni, con un continuo avvicendarsi di poltrone e di presidenti, con revoche di delegati che portano a dissapori anche nelle amministrazioni comunali e conseguenti nuove maggioranze nell’ambito dell’Ente montano.
Andrea Passaro
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