Ricoveri, stop fino a lunedì Svolta digitale in corsia

Tra un mese quattro reparti pilota sperimentano la cartella clinica elettronica Per il sistema d’informatizzazione una spesa di sei milioni in sei anni

Emergenza al pronto soccorso: il blocco dei ricoveri ordinati, quelli non legati a problemi urgenti, durerà fino a lunedì per consentire a chi arriva al pronto soccorso di trovare posto nei reparti ed essere ricoverato con priorità. E’ questa la decisione del direttore sanitario del Ruggi Angelo Gerbasio per affrontare il nuovo picco influenzale. Un altro rimedio è la creazione di una zona di accesso solo per i “codici rossi”, i pazienti più gravi, che sarà operativa entro aprile, quando stando alle previsioni saranno ultimati tutti i lavori al pronto soccorso. «La situazione tutto sommato è sotto controllo - spiega il direttore generale Vincenzo Viggiani - Se pensiamo a quello che sta succedendo negli ospedali napoletani, da noi è un’isola felice. Ma il problema è sempre lo stesso: il sistema di base deve reggere con i medici di famiglia e gli altri presìdi a fare da filtro, in modo che non tutti i pazienti arrivino al Ruggi». L’ospedale viaggia a due velocità: superlavoro e piena emergenza al pronto soccorso, innovazione in altri reparti. Tra un mese la tecnologia entra in corsia. Debutta la cartella digitale, il medico farà il giro del reparto con il tablet con tutti i dati del paziente digitalizzati, il malato avrà un braccialetto elettronico identificativo. Grazie ad un progetto di informatizzazione iniziato nell’ottobre 2010 (per cui sono stati stanziati 6 milioni spalmati in sei anni), l’ospedale sperimenta le cartelle digitali in alcuni reparti pilota (ematologia, pediatria, medicina generale, chirurgia vascolare). Un lavoro che dura da sei mesi, sotto la supervisione di Giuseppe Versace responsabile del sistema informativo, con il personale che ha già iniziato la formazione. Intanto sono stati effettuati i primi trapianti di cornea, con la tecnica mininvasiva. «Gli interventi definiti mininvasivi - spiega una nota del Ruggi - sono dei trapianti lamellari dove non viene sostituita la cornea interamente ma solo la parte malata della cornea, una lamella appunto. Queste tecniche riducono moltissimo i rischi chirurgici intraoperatori ma soprattutto migliorano i risultati funzionali e la sopravvivenza dei lembi trapiantati (sono la vera novità dell'oftalmologia degli ultimi anni). Pochissimi sono i centri italiani in grado di effettuare routinariamente questa chirurgia». «L'oculistica salernitana annovera ora tra i suoi componenti anche il prof. Vincenzo Sarnicola, specialista nella patologia corneale e nelle tecniche di trapianto, Presidente nel 2010 della società Europea della cornea, è conosciuto per aver eseguito il primo trapianto di cellule staminali tra adulti nel 2001» prosegue la nota del Ruggi. E se di nuove assunzioni, soprattutto di infermieri e oss, al momento non se ne parla («non è stato ancora autorizzato lo sblocco del turn over del 2011 che dovrebbe portare all’assunzione di 18 unità nell’azienda ospedaliera» spiega Viggiani), va avanti la progettazione per il restyling dei reparti.

Entro fine febbraio vanno presentati i progetti per accedere a 19 milioni (ex articolo 20 della legge sull’edilizia ospedaliera) per rifare i blocchi operatori e la terapia intensiva; inizierà invece a marzo la ristrutturazione della rianimazione che sarà spostata nei locali lasciati liberi dall’obi. Lunedì viene inaugurato il drappello che ritorna in ospedale.

©RIPRODUZIONE RISERVATA