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Ricorso contro lo scioglimento Rinviata la decisione

SCAFATI. Rinviata la decisione del Tar del Lazio sullo scioglimento per infiltrazioni camorristiche del Comune di Scafati. Ieri i giudici non si sono pronunciarsi sulla richiesta di sospendere il...

SCAFATI. Rinviata la decisione del Tar del Lazio sullo scioglimento per infiltrazioni camorristiche del Comune di Scafati. Ieri i giudici non si sono pronunciarsi sulla richiesta di sospendere il provvedimento firmato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo scorso 27 gennaio e con cui è stato sciolto l’Ente per presunte infiltrazioni dei clan. Il motivo è il mancato deposito degli atti da parte del ministero dell’interno. Dai funzionari del Viminale, infatti, non è stato consegnato nessun documento al Tar del Lazio in merito alla vicenda del Comune di Scafati.
Slitta, dunque, l’eventuale accoglimento o rigetto della richiesta di sospensiva che, successivamente, porterà alla fissazione di un’udienza per la discussione del merito del ricorso. La volontà di ricorrere al Tar lo scorso 14 aprile è stata di Diego Chirico, Giancarlo Fele, Annalisa Pisacane, Antonio Fogliame, Nicola Acanfora, Teresa Formisano, Carmela Berritto, Brigida Marra, Dalila Borriello, Diego Del Regno, Domenico Casciello, Alfonso Pisacane, Francesco Vitiello, Michele Raviotta, Antonio Pignataro, Virgilia Fogliame e Laura Semplice. Un gruppo di ex assessori e consiglieri comunali fedelissimi all’ex sindaco Pasquale Aliberti, ai quali si sono aggiunte Laura Semplice, candidata alle ultime amministrative in città e consulente legale di “Scafati Sviluppo”, e Virgilia Fogliame, figlia dell’ex assessore Antonio. Un ricorso per provare ad allontanare l’ombra della criminalità organizzata dal Comune di Scafati e mettere fine a un commissariamento che, altrimenti, andrà avanti per 18 mesi. «Era un atto dovuto e nell’interesse della città, soprattutto nei confronti delle migliaia e migliaia di scafatesi che in questi anni ci hanno sostenuto per piacere, per simpatia e in libertà», aveva scritto Aliberti, sul proprio profilo Facebook.(d. g.)
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