Ricorso contro l’elezione del nuovo coordinatore Pd

Sala Consilina, l’uscente contesta il voto e si rivolge alla commissione provinciale «Tesseramento last minute di mogli, fratelli, sorelle e persone di centrodestra»

SALA CONSILINA. Sarà la commissione provinciale del Pd deputata a pronunciarsi sui ricorsi, a decidere se sia valida o meno l'elezione di Fabio Longo alla carica di coordinatore cittadino del circolo Pd di Sala Consilina, elezione che si è svolta sabato e che ha visto Longo contrapposto alla lista del coordinatore uscente Ciro Fasano. Le urne hanno decretato la vittoria di Longo, esponente renziano della prima ora. Il risultato però è stato contestato dal coordinatore uscente Ciro Fasano che ha chiesto l’annullamento del congresso di circolo «perché - si legge in una nota - viziato da gravissime e inaccettabili irregolarità, peraltro in gran parte denunziate prima e dopo del voto al garante Luigi Gagliardi e alla commissione provinciale preposta».

Fasano spiega che le irregolarità che ci sarebbero state nella presentazione della lista e altre verificatesi durante lo svolgimento dell’assemblea congressuale di circolo, «hanno costretto i membri della sua lista, a ritirarsi dalla competizione elettorale». Fasano nella nota che porta la sua firma elenca quelle che a suo dire sarebbero le irregolarità che dovrebbero portare all'annullamento del congresso provinciale.

«C'è stato - si legge nella nota inviata - il tesseramento last minute di mogli, fratelli, sorelle, cognati, nipoti, nonni e soprattutto di noti esponenti anche candidati in precedenti elezioni nel centrodestra; la lista numero 1 dei candidati al direttivo e del segretario non rispetta l’articolo 5 del regolamento congressuale che recita che l’elettorato passivo spetta solo agli iscritti 2012 in regola con l’iscrizione 2013 e ai nuovi iscritti 2013 regolarmente registrati alla data di approvazione del regolamento nazionale 27 settembre 2013; molti invece candidati sono nuovi iscritti». «Lo scrutinio delle schede votate è stato fatto senza la presenza dei rappresentanti della lista numero 2 già lontani dal seggio elettorale - spiega Fasano - Nel seggio erano presenti individui capeggiati da prepotenti che hanno impedito il regolare svolgimento del congresso cittadino anche con minacce, insulti ed altro ai componenti della lista e al garante. Questi soggetti hanno drogato il tesseramento oltre il legittimo e il lecito, hanno falsato il congresso piantonando militarmente il seggio, determinando l’abbandono dello stesso da parte di tanti iscritti e candidati».

La questione ora è nelle mani della commissione provinciale che già oggi potrebbe decidere se le operazioni di voto dovranno essere ripetute o se la contrario non c'è stata alcuna irregolarità.

Erminio Cioffi

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