Riciclaggio di auto: nove a processo

Rinviati a giudizio i componenti del gruppo che nell’Agro rubava, “sistemava” e rivendeva le vetture rubate

PAGANI. Furto, riciclaggio e ricettazione di auto rubate: processo per gli uomini della gang capeggiata da Mario Tedesco. Il giudice per le udienze preliminari, Paolo Valiante, ha rinviato a giudizio nove persone, quattro delle quali erano state arrestate a ottobre dello scorso anno dai carabinieri del reparto territoriale nell’ambito di un’indagine sul furto e il riciclaggio di autovetture. I nove compariranno dinanzi ai giudici del terzo collegio del Tribunale di Nocera Inferiore il 6 ottobre prossimo.

Alla sbarra Mario Tedesco, l’imprenditore di Nocera Superiore già coinvolto in un’inchiesta della Dda sul clan Fabbrocino, Antonio Carbone, di San Valentino Torio, e i figli Sabato e Salvatore, Battista Costabile di Sarno, Antonio De Vivo, 61 anni, meccanico di Nocera Superiore, Domenico Federico di Pagani e Mario Amatruda. Tutti sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al furto, alla ricettazione e al riciclaggio di auto e parti di esse.

Il gup ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio della Procura per i nove finiti nei guai a ottobre scorso, quando i carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore e della stazione di San Valentino Torio, eseguirono quattro arresti, tre in carcere e uno ai domiciliari. Mario Tedesco fu arrestato ad Albano Laziale, dove era agli arresti domiciliari per essere finito nel mirino della Dda per estorsione e danneggiamento nell’ambito di un’inchiesta sul clan Fabbrocino e sul monopolio del calcestruzzo.

Le indagini, avviate nel dicembre 2014 dalla stazione dei carabinieri di San Valentino Torio erano partite dal ritrovamento di alcune auto rubate ed erano state svolte con metodi tradizionali supportati da attività e tecniche e servizi di appostamento. Secondo l’accusa, l’organizzazione criminale, capeggiata da Tedesco, era dedita ai furti di vetture, ed era attiva a Salerno e nell’Agro nocerino-sarnese. Le vetture rubate in diversi comuni della provincia venivano rimesse sul mercato dopo operazioni di smontaggio, ribattitura dei telai e riverniciatura delle carrozzerie, effettuate in un’officina di Nocera Superiore, quella di Antonio De Vivo. Le indagini avviate dai militari di San Valentino Torio avevano portato in pochissimi mesi alla richiesta di custodia cautelare da parte della Procura di Nocera Inferiore. Nel corso delle indagini erano state sequestrate diverse automobili “pezzottate” dalla gang e messe nuovamente in circolazione attraverso il cambio dei numeri di telaio. La gang, sgominata in pochi mesi, dovrà ora affrontare il processo dinanzi ai giudici del Tribunale di Nocera Inferiore a partire da ottobre prossimo.

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