IL  CASO

Ricatti con filmati hardin carcere 34enne di San Cipriano

L'uomo deve scontare tre anni e mezzo per fatti accaduti dieci anni fa a Verona

L’accusa è pesantissima ed ha fatto scattare una condanna a tre anni e sei mesi, con il provvedimento restrittivo eseguito nella giornata di ieri dagli uomini della squadra Mobile di Salerno, guidati dal vice questore Carmine Soriente. Che hanno eseguito l’ordinanza emessa dalla Procura di Verona nei confronti del 34enne di San Cipriano, Massimiliano Vacchiano.
La vicenda risale al ’99, quando il 34enne, personaggio già noto alle forze dell’ordine, avrebbe organizzato una serie di estorsioni nella zona di Verona. Con la complicità di una donna, Massimiliano Vacchiano sarebbe riuscito a filmare gli incontri sessuali tra le vittime e prostitute compiacenti che avrebbero aiutato la coppia a raccogliere il materiale compromettente. Utilizzato, poi, per ricattare le persone e costringerle a sborsare dei soldi in cambio del silenzio e della promessa di non utilizzare quei filmati scabrosi. Ricatti che hanno fatto scattare nei confronti del 34enne di San Cipriano Picentino, ieri mattina raggiunto nella sua abitazione dagli uomini della squadra Mobile che avevano in mano l’ordinanza della procura di Verona, l’accusa di estorsione.
Secondo gli inquirenti sarebbero state raccolte «inconfutabili prove a carico del Vacchiano in relazione all’estorsione contestata» e, così, è stato deciso, dopo la condanna, di procedere all’arresto e al trasferimento nel carcere di Fuorni.
Vacchiano vanta già diversi precedenti per reati legati agli stupefacenti, minaccia, porto abusivo di armi, falso, furti aggravati.
Ed era già stato sottoposto a rimpatri da varie località italiane e denunciato per inosservanza al divieto di ritornare nel luogo dal quale era stato allontanato con il foglio di via obbligatorio.
Massimiliano Vacchiano, che prima del trasferimento in carcere è stato accompagnato nella caserma della squadra Mobile per espletare le formalità di rito, aveva più volte disatteso anche le disposizioni sulla sorveglianza speciale. E proprio per questa sfilza di precedenti e per «assicurare anche un argine alla spiccata pericolosità sociale», la magistratura veronese ha disposto la misura cautelare in carcere del 34enne di San Cipriano. Nei suoi confronti pende una condanna a tre anni e sei mesi per l’estorsione messa in piedi a Verona nove anni fa. Una vicenda per la quale l’autorità giudiziaria aveva avviato delle indagini quando Vacchiano si trovava in quella zona. Nei prossimi giorni l’uomo sarà nuovamente ascoltato.