Ricapitalizzazione Cstp Pagani riapre la partita

Il via libera dei commissari ma Mercato San Severino dice di non avere i soldi E sulla cassa integrazione ancora non c’è accordo tra azienda e sindacati

Le modalità applicative della cassa integrazione per i lavoratori del Cstp saranno discusse in Prefettura. Fumata nera ieri all’incontro fra azienda e organizzazioni sindacali che, a questo punto, non escludono la possibilità di proclamare uno sciopero. Solo in parte positive, invece, le notizie giunte in merito alla ricapitalizzazione: il Comune di Pagani rientra in partita facendo sapere che provvederà alla ricapitalizzazione, mentre Mercato San Severino dice no perché – si legge in una nota – «il momento di crisi non consente esborsi finanziari». Ma procediamo con ordine partendo proprio dalla riunione che ieri si è tenuta nella sede del Cstp. «C’è stata apertura da parte dell’azienda sull’applicazione della cig – ha detto Mario Santocchio – I tredici lavoratori che dovrebbero rimanere fuori dagli ammortizzatori sociali potrebbero invece fare un giorno a settimana di cig così da alleggerire il carico per gli altri». In questo modo i 42 cassintegrati che avrebbero dovuto stare a casa tre settimane al mese potrebbe risparmiarne una. Santocchio spera che «la Prefettura possa essere la sede giusta per trovare una soluzione che non scontenti nessuno». Critici i sindacati: «Continua a non esserci l'equità che abbiamo messo alla base del confronto – ha detto Sergio Galdi, segretario Fit Cisl –. C'è grande delusione per la posizione dell'azienda. Ancora una volta è la montagna che ha partorito un topolino». Intanto si continua a discutere di ricapitalizzazione: ieri mattina i sindacati hanno incontrato il commissario prefettizio di Pagani, Gigliuzzo, che «con grande senso di responsabilità civica – ha fatto sapere Gerardo Arpino della Filt Cgil – ci ha assicurato che farà la sua parte per ricapitalizzare l’azienda». Arriva invece il “no” ufficiale di Mercato San Severino, a Pellezzano si riuniranno domani, su richiesta di Convocazione del consiglio comunale del Pd, mentre nulla emerge da parte dei Comuni di Pontecagnano, Sarno, San Giorgio. C’è invece un problema sulla delibera di Cava de’ Tirreni che va rifatta perché – spiegò Santocchio – «non devono esserci condizioni che impediscano, anche solo nel campo delle ipotesi, il versamento della quota».

L’assessore ai trasporti di Salerno, Luca Cascone, ha rivolto l’invito alla Provincia affinché dia un indirizzo politico ai Comuni ancora non in regola afferenti al centrodestra.

Carmen Incisivo

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