Riapre il sottopasso: dossier sulle carenze

Dall’alba di domani si torna a circolare attraverso il tunnel. Ma si segnalano già infiltrazioni d’acqua e pali senza dispersori

Riapre il sottopasso ferroviario dopo otto mesi di lavori, modifiche in corso d’opera ed innumerevoli disagi per la cittadinanza. Domattina, all’alba, sarà ripristinata la circolazione veicolare all’interno del tunnel con il doppio senso di marcia. Sarà provvisoriamente aperta al traffico anche la rotatoria all’incrocio tra via Rosa Jemma e viale Barassi, dove è stato eliminato il semaforo, anche qui in entrambi i sensi di marcia. L’opera - secondo una prima tabella di marcia – sarebbe dovuta partire entro maggio 2013 e concludersi in 150 giorni naturali. Il terremoto giudiziario che ha travolto l’amministrazione guidata dal sindaco Santomauro aveva bloccato tutto.

L’intervento rientra tra le opere pubbliche ammesse a finanziamento dalla Regione nell’ambito del programma integrato urbano Più Europa. Il 27 marzo 2013, con una differenza di soli 174 euro rispetto alla seconda classificata su un appalto totale di circa 725mila euro, la ditta Cofrat Costruzioni Generali sas di Ottaviano era risultata l’aggiudicataria provvisoria dell’appalto. Su 170 offerte giunte al comune (otto escluse), l’azienda partenopea aveva vinto con un ribasso del 34,162%.

Lo scorso anno la commissione straordinaria ha rimesso mano all’opera, dapprima controllando la bontà delle procedure di gara per poi procedere all’aggiudicazione definitiva. Problemi sorti in corso d’opera, ritardi burocratici e condizioni atmosferiche sfavorevoli hanno ulteriormente ritardato la conclusione dei lavori. Con il rischio di perdere il finanziamento legato al Più Europa.

La riqualificazione del sottopasso ha consentito soprattutto l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’adeguamento dell’impianto di pubblica illuminazione, con l’abbattimento della spesa energetica e dei costi di manutenzione. Potenziato il sistema elettrico e idraulico, mentre la videosorveglianza consentirà un miglioramento della sicurezza.

Tra i cittadini, ad ogni modo, si continua a cogliere un certo malumore per le modalità con cui sono stati portati avanti i lavori. Un dossier fotografico è stato consegnato al comune, dal quale risulta che le prime piogge avrebbero già portato alla luce possibili infiltrazioni dal tetto e dalle pareti del tunnel. Anche le lampade segna passi, installate nei due corridoi pedonali, mostrano evidenti segnali di infiltrazioni. Stando a quanto denunciato da alcuni cittadini, inoltre, i nuovi pali dell’illuminazione sarebbero privi dei dispersori di terra.

Resta da valutare, a questo punto, quale sarà la risposta del nuovo sottopasso ferroviario alle piogge invernali. D’altra parte, diversi miglioramenti al tunnel e all’intera zona sono stati stralciati dal progetto originario di tre anni fa, nell’ottica di un risparmio che, ad esempio, non ha consentito il totale miglioramento della viabilità stradale nei pressi dei due ingressi al sottopasso, su via Roma e via Rosa Jemma.

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