Revocata la gestione della piscina 

Capaccio, il Comune rescinde il contratto con il conduttore e chiede i danni

CAPACCIO PAESTUM. Gestione piscina Poseidone: il Comune revoca, con risoluzione anticipata del contratto, per «accertamento inadempienze contrattuali, fermo restando l'obbligo al risarcimento di eventuali danni subiti e subenti». Contestato anche il fatto che il legale rappresentante Luciano Fiore sarebbe stato solo un prestanome.
La perdita della fiducia nei confronti del concessionario è «da ricondurre, oltre agli inadempimenti contrattuali al fatto che il legale rappresentante della Kerres (mandataria raggruppamento temporaneo Afrodite), Luciano Fiore, si è prestato a fungere da mero prestanome all'amministratore di fatto, Eustachio Voza» evidenzia il provvedimento.
La determinazione di revoca è stata inviata anche all’Anac e alla Procura di Salerno. Il provvedimento è del funzionario Rodolfo Sabelli, nella sua qualità anche di Rup e direttore dell'esecuzione del contratto. Contestate alla concessionaria una serie di inadempienze, tra queste: mancato pagamento nei termini convenuti del corrispettivo annuo offerto in sede di gara; mancata presentazione del bilancio analitico; mancata presentazione di documentazione comprovante la permanenza della continuità e della validità della polizza fideiussoria multi-rischi; mancata presentazione del contratto con ditta abilitata, che garantisca la certificazione per la conduzione e gli interventi di manutenzione dell'impianto di riscaldamento e elettrici a far data dal 25 agosto 2017 e per la durata residua della concessione.
A seguito di un’ispezione, sono state riscontrate altre irregolarità come la mancata esibizione, da parte di tutto il personale presente nell'impianto, compreso il legale rappresentante, Luciano Fiore, del tesserino identificativo e mancata comunicazione della sostituzione di personale o cambio mansioni del personale già in ruolo. (a. s.)