la polemica

Rette alte nei due asili nido comunali

Fissate le cifre ma fa discutere il paragone con le strutture private cittadine

Rette ordinarie da 272 a 328 euro, quelle straordinarie da un minimo di 144 euro per il tempo parziale: dopo le polemiche dei mesi scorsi sulla scelta dell’amministrazione comunale di fissare delle rette troppo alte per l’asilo nido comunale di via Carmine Turco, dato in gestione alla società cooperativa Ludos, arrivano le cifre definitive.

Sulla scorta del ribasso offerto dalla Ludos in sede di gara, le rette ordinarie sono state fissate a 328 euro per il tempo prolungato, 296 euro per il tempo pieno e 272 euro per il tempo parziale. Le rette agevolate prevedono un primo scaglione per i redditi Isee fino a 3.500 euro: 184 euro per il tempo prolungato, 168 euro per il tempo pieno, 144 euro per il parziale. Il risparmio rispetto alle rette tanto discusse in sede di consiglio comunale è del 20 per cento. L’asilo del rione Turco potrà ospitare un massimo di trenta bambini fino a 36 mesi, ossia la metà della capienza dell’asilo di via Magellano. Potranno essere allevati sei lattanti (fino a 12 mesi), dodici semidivezzi (da 12 a 24 mesi) e dodici divezzi (fino a 36 mesi). Il contratto con la Ludos scadrà il 31 luglio 2017. L’importo contrattuale presunto ammonta a 541.200 euro per il servizio, mentre il canone che è dovuto all’ente per l’utilizzo dell’immobile sarà di 8mila euro annui, ossia circa 667 euro al mese.

Le polemiche sulle rette dell’asilo comunale erano nate soprattutto in riferimento al paragone con quanto accade invece nelle strutture private cittadine che offrono lo stesso servizio: la retta media degli asili privati di Battipaglia, infatti, si aggira sui 250 euro al mese, molto meno rispetto al prezzo proposto dal Comune a base d’asta per i due nuovi asili comunali.

L’asilo nel rione Turco è stato realizzato dalla ditta Siis spa (poi passata alla società Duemme sgr spa) ed è un’opera di urbanizzazione che era prevista dal piano di lottizzazione denominato “ex zuccherificio”, approvato nel 1995. Il 4 gennaio dello scorso anno era stata invece certificata l’agibilità della struttura.(f.p.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA