Reti illegali sequestrate nelle acque di Santa Maria

Gli uomini della capitaneria di porto di Salerno hanno anche provveduto a rigettare in mare il pescato ancora vivo

Prosegue l'attività di contrasto alla pesca illegale che gli uomini della Capitaneria di porto di Salerno, sotto la giuda del Comandante Maurizio Trogu, svolge lungo le coste dell'intero Compartimento di competenza.La scorsa notte, infatti, durante una capillare attività di controllo finalizzata alla repressione di questo genere di illecito nell'Area Marina Protetta di Santa Maria di Castellabate, i militari in servizio presso il locale Ufficio marittimo hanno rinvenuto un palangaro ed una rete da posta di tipo tremaglio calati in dispregio delle norme disciplinanti non solo l'uso legittimo di queste tipologie di attrezzo, bensì soprattutto di quelle emanate a tutela dello speciale e delicato ecosistema marino dell'area in questione. Più nel dettaglio il palangaro, costituito da una coffa armata con circa 500 ami e della lunghezza di circa 1,2 miglia nautiche (pari a mt. 2.222,4), è stato ritrovato nel tratto di mare ricompreso tra il traverso dell'Hotel Sirena e Punta di Ripe Rosse (nel Comune di Montecorice), a poca distanza dalla costa, analogamente alla rete da posta di tipo tremaglio in nylon, lunga circa mt. 500, ritrovata in area soggetta a riserva generale. Entrambi gli attrezzi sono stati recuperati grazie all'impiego del battello pneumatico militare GC B90, di ultima generazione, fornito in comodato dall'Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni al Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera in forza di specifica convenzione stipulata per una collaborazione sinergica finalizzata alla realizzazione dei reciproci compiti istituzionali. Gli uomini della Guardia Costiera hanno inoltre provveduto a rigettare il pescato ancora vivo (circa kg. 7 di Saraghi) in mare e a sequestrare gli attrezzi recuperati, in quanto calati in mare in violazione del decreto ministeriale n. 220 del 2009, degli artt. 19 e 30 della legge n. 394 del 1991 nonché degli artt. 104 e 106 del decreto del Presidente della Repubblica n. 1639 del 1968, in combinato disposto con gli artt. 1218 e 1231 del Codice della Navigazione.