Restivo in carcere a Salerno, via al processo

Oggi inizia il dibattimento in Appello per l’omicidio di Elisa Claps. In aula ci sarà la madre della giovane

SALERNO. Da ieri Danilo Restivo è nel carcere di Fuorni. È stato trasferito da Rebibbia, per consentirgli di essere presente questa mattina alla prima udienza del processo di secondo grado sull’omicidio di Elisa Claps, fissata per le 9.30 al Tribunale di Salerno.

Restivo, ritenuto colpevole in primo grado, è in Italia dall’11 marzo, quando è arrivato dalla Gran Bretagna dove è detenuto per un altro omicidio. Nel primo processo per la morte di Elisa Claps, quando è stato condannato con rito abbreviato a 30 anni, non volle neanche collegarsi in videoconferenza dal carcere inglese. Stavolta invece ha deciso di esserci. Si dichiara innocente e dice di non sapere nulla della morte della giovane, uccisa il 12 settembre 1993 e il cui corpo fu ritrovato sedici anni dopo nel sottotetto della chiesa della SS Trinità di Potenza. I suoi avvocati, Alfredo Bargi e Marzia Scarpelli, chiedono il rinnovo del dibattimento, mentre i familiari della ragazza sperano che con il processo di secondo grado si possa finalmente fare luce sulle complicità che ritengono abbiano coperto il delitto. Questa mattina, nell’aula della Corte d’Assise d’Appello dove si aprirà il processo, ci sarà anche la signora Filomena, mamma di Elisa. «Se veramente una sola volta, nella vita misera che fino ad oggi ha condotto, Danilo Restivo vorrà dire la verità, allora vale la pena sopportare l’ennesimo strazio di incontrarlo e di ascoltarlo» ha spiegato la donna. Ma gli avvocati dell’uomo escludono che oggi l’imputato possa rilasciare dichiarazioni spontanee.

In primo grado fu ritenuto colpevole «oltre ogni ragionevole dubbio». Nelle 139 pagine della sentenza di condanna emessa nel novembre 2011, il giudice dell’udienza preliminare Elisabetta Boccassini parlò di indizi «gravi, precisi, concordanti». E scrisse che non ci poteva essere nessuna «ricostruzione alternativa plausibile capace di ricondurre l’uccisione di Elisa Claps in direzione diversa da Restivo». L’ultima volta che lui parlò, in Italia, dell’omicidio Claps, fu nel 1995, nel processo in cui fu condannato per false dichiarazioni. Poi, più nulla. Da mesi, però, in concomitanza con il cambio del collegio difensivo, chiede di parlare e di poter dare la sua ricostruzione di quel giorno. I suoi legali tenteranno di dimostrare che con quell’omicidio lui non c’entra, e ne invocheranno l’assoluzione. Ma la famiglia di Elisa non ha dubbi e chiede, piuttosto, i nomi di chi lo ha coperto.