«Restituitemi tutti i miei oggetti d’oro» 

Anziana scopre la sparizione delle donazioni al convento di San Francesco: «Pronta alla denuncia»

La misteriosa storia degli oggetti d’oro scomparsi qualche mese dal convento di San Francesco e Sant’Antonio, si arricchisce ora di un’appendice molto particolare. Un’anziana donna si dice infatti pronta a denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine, nella speranza di poter recuperare i suoi oggetti preziosi dati in affidamento al convento.
La signora, ultrasettantenne, è venuta a sapere del furto quando si è recata al convento per chiedere i suoi beni, dal valore di circa 3 milioni di lire, lasciati in custodia anni fa alla vecchia gestione che, come da disposizioni dell’anziana, aveva prelevato gli oggetti da un istituto bancario di Napoli. Quando la signora si è recata al convento alla ricerca dei frati per chiedere la restituzione dei suoi oggetti d’oro, ha scoperto non solo la sparizione dei beni, ma anche il fatto che il convento era negli anni passato a una nuova gestione i cui rappresentanti avevano appunto scoperto il furto.
Le indagini sullo strano episodio, partite all’epoca con una lunga perquisizione nella chiesetta delle Grazie, in via Della Repubblica, poi chiusa ai fedeli, ebbero subito una svolta: un buon quantitativo dell’oro scomparso venne infatti rinvenuto a casa di un soggetto vicino alle attività del convento ai tempi di fra’ Gigino, poi insieme ad altri allontanatosi per vari motivi dalla vita di quella comunità. Adesso la possibile denuncia da parte dell’anziana che rivuole il suo oro, potrebbe dare un nuovo slancio all’indagine.
La chiesetta delle Grazie, nota perché i fedeli vi si recano a a chiedere l’intercessione della Madonna per risolvere dei gravi problemi, da alcuni mesi era diventata la sede di ritrovo anche dei seguaci di fra’ Luigi, da quando lui ha dovuto lasciare il convento per la nuova destinazione di Nocera Inferiore. In quella chiesetta, il frate ha anche celebrato qualche messa e i suoi affezionati hanno raccolto firme con un banchetto, allestito per più giorni nel vialetto della chiesa, per rivendicare il ritorno del francescano. Il blitz delle forze dell’ordine nella chiesetta e nelle abitazioni di alcune persone vicine all’arciconfraternita francescana, scaturì proprio dalla denuncia della sparizione di molti oggetti in oro dal convento di San Francesco e Sant’Antonio, in particolare dalle statue dei due santi e dalle cappelle che le ospitano nel lato sinistro della chiesa.(re. pro.)
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