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Resta in carcere il rapinatore del treno

SAN VALENTINO TORIO. Resta in cella il tossicodipendente sieropositivo che aveva minacciato e terrorizzato i passeggeri del convoglio Napoli-Sapri, arrestato dai carabinieri di San Valentino Torio...

SAN VALENTINO TORIO. Resta in cella il tossicodipendente sieropositivo che aveva minacciato e terrorizzato i passeggeri del convoglio Napoli-Sapri, arrestato dai carabinieri di San Valentino Torio dopo la fuga: per il giudice che ha ordinato il carcere, il quarantaseienne originario del Napoletano, Massimo Masiello, difeso dal legale Mario Gallo, è «pericoloso, incline in modo irrefrenabile a delitti di tal fatta, anche di stampo violento, con innumerevoli reati contro il patrimonio, uno dei quali, recente, di segno identico alla rapina sul treno, con la pervicacia a vivere di reati e la circostanza dell’aggressione patrimoniale e personale consumata mentre era agli arresti domiciliari».

Il pregiudicato dopo l’arresto venne trasferito all’ospedale di Salerno in attesa di comparire davanti al giudice per l’udienza di convalida al Tribunale di Nocera Inferiore, infine fu portato in carcere a Salerno dopo l’udienza di convalida.

Cinque giorni fa aveva scatenato il panico nei vagoni del regionale 3461 partito alle 13,50 da Napoli e diretto a Sapri, tenendo nel mirino un’intera carrozza dietro minaccia di una siringa, prima, e poi prendendosela con una ragazza, armato di martello d’emergenza. L’esordio della scorribanda criminale era una minaccia di contagio con tanto di patologia mortale: «Ho l’Aids – avvisò – sono un tossicodipendente, mi sono appena fatto, ora mi date tutti i soldi». Da lì il reo raccolse il bottino, facendosi dare denaro e cellulari, zaini e borse da lavoro da diverse persone, compresi alcuni bambini, finiti vittima della sua intimidazione, scatenando un clima di terrore a bordo del treno. L’intervento di un ufficiale dei carabinieri fu determinante, con l’allerta e l’arrivo di squadre di militari per fermarlo. L’operazione scattò dopo aver isolato il vagone, con l’uscita di corsa di tutti i passeggeri, con il blitz portato avanti dall’ufficiale, aiutato da un’agente donna della polizia e da tre ragazzi di Salerno, con il reo chiuso all’interno del vagone. Con l’aiuto di un martello frangivetro, il rapinatore riuscì comunque a saltare dal treno e a fuggire, ma la fuga durò poco.(a. t. g.)

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