Repubblica in festa col nuovo Governo 

Ieri mattina la cerimonia in piazza Amendola. Medaglia d’oro al valor civile ai familiari dell’avvocato Giuseppe Paladino

Sono quattro piccoli salernitani il simbolo delle celebrazioni del 2 giugno in piazza Amendola. Le sorelline Maria Paola e Claudia Crimaldi – rispettivamente 9 e 6 anni – Roberta D’Amico e Vittorio La Mura – con i loro 7 anni – hanno preso in consegna la bandiera da uno dei vigili che si è calato dalla facciata della Prefettura. E, vestiti con le magliette bianca, rossa e verde emozionati e solenni hanno ceduto il Tricolore al prefetto che lo ha baciato prima dell’alzabandiera a suon dell’inno.
E, mentre il simbolo della Repubblica veniva issato, altri vigili del fuoco hanno dispiegato una mega bandiera da una gru. A piazza Amendola erano presenti i rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine, delle associazioni combattentistiche e d’arma e delle scuole salernitane. «Questo – considera il prefetto, Salvatore Malfi – è un giorno straordinariamente importante che coincide con la nascita del nuovo governo che condurrà certamente il Paese nel futuro. Il nostro ruolo sarà sempre di essere sui territori, con loro e vicino a loro per i valori costituzionali. La nostra Carta contiene in sé i valori fondamentali di sicurezza e legalità, tutti preordinati alla libertà. Non c’è libertà – insiste – senza sicurezza, senza accoglienza senza legalità. Valori che sono a piazza Amendola dove i cittadini sono insieme agli apparati dello Stato. Tutti sono indispensabili per assicurare quella coesione che è presupposto per lo sviluppo e la sicurezza».
Nel corso della cerimonia sono stati consegnati 37 diplomi di onorificenza al merito della Repubblica italiana per quanti si sono distinti, in diversi campi, per l’impegno civile e sociale. Consegnate anche due medaglie d’onore alla memoria di altrettanti cittadini salernitani che sono stati deportati in lager nazisti.
Visibilmente commosso, il prefetto ha consegnato anche una medaglia d’oro al valor civile ai familiari dell’avvocato Giuseppe Paladino che morì nel 2013 tra le onde del mare di Palinuro per salvare alcuni bagnanti in difficoltà. La cerimonia è stata accompagnata dalle note suonate dagli allievi del Conservatorio “Martucci” di Salerno che hanno eseguito brani musicali a testimonianza della costante vicinanza dell’Accademia della musica salernitana a tutti i momenti clou della vita della città. Brani musicali sono stati eseguiti anche dalla famiglia Gibboni.Inoltre, hanno preso parte alla cerimonia anche gli alunni dell’Istituto professionale alberghiero di Stato “Roberto Virtuoso”. «Quella della Repubblica è una festa – riflette il sindaco, Vincenzo Napoli – che non deve tingersi di colori rituali, ma di anno in anno rinnova i suoi contenuti. Quest’anno si connota con aspetti che vanno studiati e considerati. Usciamo da una crisi politica radicale. Finalmente abbiamo un nuovo governo e al premier va un doveroso augurio di buon lavoro. È una condizione complicata ma noi dobbiamo tenere alti i capisaldi del nostro dettato costituzionale. La democrazia è un oggetto delicato che va manutenuto con cautela. Basta poco e si fanno passi indietro clamorosi, non è mai data una volta per tutte».
Eleonora Tedesco
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