«Reperti e crisi: così si è arenato tutto»

Di Stefano: «L’idea nel 2002, poi lo stop. Oggi sarebbe molto oneroso rivedere gli accessi al mare»

È del Consorzio Costa Sud presieduto da Davide Di Stefano, l’idea del progetto legato alla cantieristica navale poi ribattezzato Pip Nautico Capitolo San Matteo.

«Nel 2002 insieme ad un gruppo di amici nacque questa idea – ricorda Di Stefano oggi Presidente di Federnautica Salerno – e successivamente firmammo un protocollo di intesa con il Comune e l’allora sindaco Mario De Biase per l’area destinata alla realizzazione del progetto. Un piano di lavoro valido che però ha dovuto fare i conti con una serie di intoppi non previsti che ne hanno impedito lo sviluppo».

Intoppi di che genere?

«Nella fase iniziale dei lavori furono rinvenuti dei reperti archeologici e c’è stata la prima interruzione . Il tempo che è trascorso non ha giocato a nostro favore giacchè il settore nautico ha vissuto una profonda crisi a partire dal 2009 e fino ad un paio di anni fa. Una serie di fattori concomitanti hanno poi reso obsoleto quel progetto, che quando è nato, rispondeva ad esigenze specifiche nel settore e raccoglieva consensi da più parti, tanto è vero che alla prima manifestazione di interesse, dopo il bando emesso dal Comune di Salerno per le aree interessate, aderirono circa 60 aziende non solo locali ma anche esterne alla Regione Campania. Noi del Consorzio Costa Sud, promotori del progetto, lo presentammo anche insieme alla Camera di Commercio, ad alcuni saloni della nautica in Italia. Trascorsi gli anni, decaduto il bando, tutto quanto versato con formula fideiussoria dalle aziende interessate all’acquisizione delle aree è stato regolamente restituito».

In quella zona adesso potrebbe sorgere un Polo Alberghiero, che cosa ne pensa?

«Ho saputo che il progetto non è stato completamente abbandonato ma ne è stata fatta una rilettura più ampia con qualche apertura anche ad attività turistico-ricettive. Certo è che la zona, così com’è, presenta delle aree già  delimitate, si è intervenuto con delle varianti sulla viabilità, che è stata modificata, quindi a mio parere, se si facesse un bando anche domani mattina, l’area sarebbe pronta».

Ritiene possa trattarsi ancora di un punto strategico per il settore nautico salernitano?

«Sarebbe strategico nella misura in cui avrebbe uno sbocco diretto sul mare giacchè uno dei problemi dei cantieri è l’accesso al mare che rappresenta un costo significativo. L’idea vincente di quel progetto era proprio che da quell’ area si poteva accedere direttamente al mare con un bacino di alaggio e varo. Ad oggi sarebbe necessario riprogettare l’accesso al mare che richiederebbe però investimenti economici elevati. Per il resto, il progetto resta valido, individuati con puntualità  i settori di interesse, si potrebbe procedere tranquillamente alla fase operativa».(c.p.)

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