Reparti chiusi al “Fucito” Nuovo attacco dei comitati

Torna la protesta in difesa delle eccellenze dell’ospedale di San Severino Chiesto un incontro a Cantone, il neo responsabile del “Ruggi d’Aragona”

MERCATO SAN SEVERINO. Prosegue la lotta da parte del comitato “Pro Fucito” in merito alla defunzionalizzazione all’ospedale di Mercato San Severino di reparti d’eccellenza, come ginecologia. Le proteste arrivano da tutto il personale - medico, paramedico e infermieristico - e sono cominciate da tempo, ma ora i membri del comitato - un sodalizio spontaneo che ha a cuore la tutela sia del presidio sanseverinese in sé che quella dei dipendenti - vogliono sottoporre tali esigenze al nuovo commissario del “Ruggi”, Nicola Cantone.

Appena insediatosi, il neoresponsabile dell’Azienda dovrà capire le emergenze e le criticità del territorio. A lui si appellano i dipendenti dell’ospedale “Fucito”, una struttura nata come residenza nobiliare e poi adibita a tubercolosario. «Siamo allibiti - dichiarano in una nota - per la chiusura di ginecologia, fino a poco tempo fa fiore all’occhiello del complesso e ora, all’improvviso, classificato come reparto “malato”. Ma le analisi sono buone - ironizzano nella nota - in quanto c'erano tutti i requisiti sanciti dalla legge 161 del 30 novembre 2014, e cioè la presenza di un numero di medici, infermieri e ostetriche sufficiente a ricoprire la turnazione prevista dalla normativa. E senza ricorrere agli straordinari».

Inoltre tale padiglione garantiva ben oltre i 500 parti contemplati dalla direttiva, quindi non avrebbero dovuto sopprimerlo. Ma vi sono altri reparti a rischio chiusura e che cesseranno di esistere se non vi si pone rimedio: già si è persa” ortopedia, notoriamente ben organizzata.

Stigmatizzata anche la “lontananza” degli uffici amministrativi, allocati attualmente a Salerno, i protagonisti della protesta, ossia il comitato e “Pro Fucito” e quelli di “Diritto alla salute”, guidati dal medico internista Vincenzo Sica, sottolineano anche la posizione strategica del presidio ospedaliero, vicinissimo al campus universitario di Fisciano. Pare che l’attuale bacino di utenza conti poco meno di 100mila avventori - incluso l’ateneo. Nel corso degli anni, non sono mancate occasioni di incontro e confronto o manifestazioni a favore del “Fucito”, tra queste, la fiaccolata dello scorso 30 gennaio

Sempre Sica ha fatto stampare - a proprie spese - oltre 200 tra volantini e manifesti, distribuiti in tutte le zone limitrofe a S. Severino e nell’intera Valle dell’Irno e altrove.

©RIPRODUZIONE RISERVATA