«Rendere produttivi i beni confiscati»

Le proposte di Rosaria Capacchione, capolista del Pd in Campania per il Senato. Il 21 febbraio Bersani a Salerno

SALERNO. La legalità e la sicurezza come condizioni indispensabili per attrarre investimenti e per creare lavoro. Se queste sono le premesse è stato del tutto naturale per il Partito democratico candidare in Campania come capolista al Senato la giornalista Rosaria Capacchione che da anni scrive e denuncia gli affari della camorra nel Casertano, i suoi rapporti con la politica, le infiltrazioni negli enti locali e nel tessuto produttivo non solo campano. Ieri Rosaria Capacchione, introdotta dal segretario provinciale del Pd, Nicola Landolfi («Il nostro è un segnale di attenzione nei confronti di chi ogni giorno testimonia con coraggio il suo impegno per la legalità»), ha fatto tappa a Salerno per un incontro con la stampa e gli altri colleghi candidati alla Camera e al Senato.

«Nel programma del Pd - ha premesso - ho trovato le condizioni per il cambiamento». Gli articoli e le inchieste giornaliste, evidentemente, da soli non sono sufficienti a determinarlo, c’è bisogno anche di leggi. La Capacchione propone di modificare quella sulla corruzione aggiungendo al testo due sole parole: “altre utilità”. «Perché - ha spiegato - non semprele agevolazioni che si traggono dalla corruzione sono quantificabili in denaro. La promozione di un “amico” in un ufficio chiave, ad esempio, può procurare vantaggi di gran lunga superiori ed è questa l’essenza della politica corrotta».

Altro punto a cui tiene molto e su cui spenderà il suo impegno parlamentare è l’uso dei beni confiscati alla criminalità. «Solo di soldi c’è oltre un miliardo di euro immobilizzati, ma il valore del patrimonio immobiliare in tutta Italia è enorme. L’affidamento alle sole associazioni onlus non è sufficiente, non si vive di volontariato e in Campania c’è bisogno di lavoro. Ecco perché – ha detto – condivido la proposta di legge della Cgil per l’utilizzazione a fini produttivi dei beni confiscati alla criminalità organizzata . E io aggiungo di mettere in in rete le aziende sequestrate».

Rosaria Capacchione ha portato ad esempio i caseifici sequestrati nel Casertano: «Hanno una capacità produttiva maggiore di quelli che aderiscono al consorzio di tutela della mozzarella di bufala Dop, perchè farli morire?».

Lo stesso discorso vale per le aziende del ciclo del calcestruzzo. «Il problema - ha evidenziatao la capolista campana al Senato per il Pd - è che il soggetto che le rileva, ad esempio una cooperativa, non può chiedere mutui bancari perché non ha la titolarità del bene». E su questo punto che bisognerà produrre leggi adeguate nella prossima legislatura.

«I beni confiscati - ha concluso la candidata - sono risorse di cui non si parla mai, ma appartengono alla comunità che ha il dovere di riprenderseli e di farli tornare ad essere produttivi».

Rosaria Capacchione tornerà in provincia di Salerno per altre iniziative elettorali. Intanto la federazione provinciale ha reso noto il calendario di alcune manifestazioni pubbliche con esponenti nazionali: martedì 12 a Battipaglia ci sarà Vasco Errani; sabato 16 a Pontecagnano Gianni Cuperlo; il 18 e il 19 Enrico Letta capolista alla Camera, nella circoscrizione Campania 2, sarà a Sarno, a Battipaglia, all’aeroporto di Salerno-Pontecagnano e all’Università. Il 19 sera a Cava de’ Tirreni è annunciato l’arrivo di Dario Franceschini. Il clou sarà raggiunto giovedì mattina, 21 febbraio, con il comizio del segretario nazionale del Pd, Pierluigi Bersani, candidato premier della coalizione di centrosinistra

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