Salerno<br type="_moz" />

Relazione pericolosa tra obesità e cancro

Approdondimento del preside della facoltà di Farmacia e Medicina dell’Università di Salerno in occasione della campagna Airc.

Ritorna domani nelle piazza italiane l'appuntamento con le "Arance della Salute" dell'Airc. Versando un contributo di nove euro si potrà sostenere la ricerca e portare a casa un pieno di vitamine. Particolare attenzione è stata data alla correlazione tra alimentazione e cancro: un aspetto approfondito per noi dal professor Bifulco.

 

Sebbene gli italiani siano ben consapevoli dei rischi per la salute causati da sovrappeso e obesità, come patologie cardiovascolari e diabete, ben pochi sanno della connessione tra obesità e cancro. Infatti le condizioni di sovrappeso e obesità sono associate sia ad un maggiore rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore (come il cancro del seno, dell'endometrio, del colon, dell’esofago, del pancreas, del rene) che una peggiore prognosi, ossia minori probabilità di sopravvivenza, aumento del rischio di ricomparsa del tumore etc. Sia l’indice di massa corporea (il Bmi, che misura il peso della persona in relazione alla sua altezza) sia la misura in centimetri del girovita, entrambi spie di “obesità centrale” (detta anche viscerale o addominale), finora collegata principalmente al rischio cardiovascolare, determinano una riduzione dell'aspettativa di vita che è causata anche da una maggiore incidenza di patologie neoplastiche.

La comunità scientifica è sempre più convinta che l'obesità sia tra i più importanti fattori di rischio “prevenibili” per il cancro, seconda solo al fumo. I numeri parlano chiaro e ci devono far comprendere l'entità del rischio: solo in Europa oltre 100.000 nuovi casi di cancro all'anno sono associati a sovrappeso e obesità, con una leggera prevalenza nelle donne. È stato calcolato che se tutta la popolazione europea mantenesse il proprio indice di massa corporea sotto il valore critico, si potrebbe ridurre l'incidenza di cancro del colon di oltre 21.000 casi all'anno e del cancro al seno di oltre 13.000 casi.

Le ricerche condotte in questi anni, che hanno iniziato a fare luce sui meccanismi biologici alla base del legame tra obesità e cancro, hanno evidenziato come l’accumulo di grasso sia in grado di determinare un'alterazione nelle normali funzioni sia del tessuto adiposo che delle cellule dei tessuti circostanti, portando alla formazione di un microambiente in grado di promuovere la formazione e la crescita tumorale. L’azione del cibo sul rischio di sviluppare cancro è molto complessa. Infatti il tipo di alimentazione influisce sia sullo stato di infiammazione, che può predisporre a ogni forma di cancro, che sull’equilibrio ormonale che può favorire od ostacolare lo sviluppo dei tumori della prostata, del seno, dell'ovaio, della superficie interna dell'utero e dell'endometrio.

Nel nostro laboratorio presso l’Università di Salerno conduciamo da anni ricerche in campo oncologico, finanziate anche dall' Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc), e in un articolo pubblicato recentemente sulla prestigiosa rivista “The Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism” insieme alla dottoressa Simona Pisanti abbiamo proposto alla comunità scientifica internazionale l'adozione del nuovo termine "adiponcosi" derivante dalla fusione tra la parola di origine latina "adiposis" (che significa accumulo di grasso nell'organismo) e quella di origine greca “oncosis” (che indica la formazione di un tumore) per definire appunto il concetto, provato da diversi studi scientifici, che l’accumulo di grasso può determinare l'insorgenza di un tumore. Oggi sappiamo che quasi il 70 per cento dei tumori potrebbe essere prevenuto o diagnosticato in tempo se tutti avessimo stili di vita corretti e aderissimo ai protocolli di screening e diagnosi precoce.

Negli Stati Uniti l’American Institute for Cancer Research (Aicr) ha già promosso una campagna per la prevenzione del cancro intitolata “Quello che devi sapere su obesità e cancro” volta ad informare gli americani sui maggiori rischi di cancro causati da sovrappeso e obesità. Sarebbe certamente auspicabile che anche nel nostro paese venisse portata avanti una campagna di sensibilizzazione volta a far conoscere agli italiani quello che ancora non sanno, ovvero che sovrappeso e obesità non soltanto peggiorano la qualità di vita e aumentano il rischio di malattie cardiovascolari, ma possono anche causare molte forme di cancro. Per questo motivo una alimentazione sana e un'adeguata attività fisica sono delle potenti armi che abbiamo a disposizione per prevenire tali tipi di cancro. È nostra intenzione promuovere questa iniziativa di informazione sul territorio campano con la Facoltà di Farmacia e Medicina dell’Università di Salerno, con l'Associazione Educazione e Ricerca Medica Salernitana Ermes e soprattutto con il supporto dell’Airc da sempre sensibile a queste campagne.

* presidente della Facoltà

di Farmacia e Medicina

dell'Università di Salerno