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Regolare il bando del Comune per le infrastrutture

POLLA. Nessuna irregolarità è stata commessa dal Comune di Polla nell’aggiudicazione dell’appalto per le opere di infrastrutture per i sistemi urbani, ivi compresi fabbricati per attività culturali,...

POLLA. Nessuna irregolarità è stata commessa dal Comune di Polla nell’aggiudicazione dell’appalto per le opere di infrastrutture per i sistemi urbani, ivi compresi fabbricati per attività culturali, riassetto e riqualificazione della viabilità dell’abitato comunale. Questo è quanto ha deciso in via definitiva, con sentenza, la quinta sezione del Consiglio di Stato. I giudici amministrativi si sono pronunciati nei giorni scorsi sul ricorso di appello, presentato contro il Comune, dalla società che dopo l’apertura delle buste con le offerte si era classificata al terzo posto.

L’importo a base di gara dell’appalto ammonta a 881.679 euro. Secondo gli avvocati della società che ha presentato appello sarebbero stati almeno otto i motivi in base ai quali l’aggiudicazione dei lavori non dovrebbe essere considerata legittima. Il Consiglio di Stato in una lunghissima sentenza li ha di fatto ritenuti infondati. Tra questi ad esempio la circostanza che molti degli interventi migliorativi da parte della ditta vincitrice della gara sarebbero stati collocati in un’area diversa da quella richiamata nel bando di gara. Motivi in linea di massima analoghi avrebbero dovuto portare all’azzeramento anche del punteggio della ditta seconda classificata.

I giudici hanno confermato quanto già deciso dal Tar nel primo grado e hanno inoltre condannato la ditta ricorrente al pagamento di tremila euro per le spese legali.

Erminio Cioffi

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