REGIONALI IN CAMPANIALa Campania di De Luca viaggia su tre corsie

Il candidato presidente del Pd ha presentato il programma: al primo posto il lavoro

NAPOLI. Più che nelle cartelline blu distribuite ai presenti, il programma De Luca ce l’ha stampato in testa. «E nel cuore», tiene a sottolineare quando premette le condizioni essenziali per il cambiamento.

«La prima - sottolinea - è centrare un obiettivo di civiltá e non può essere scritta da nessuna parte. La seconda è la credibilitá di chi dirige un ente pubblico. E io mi presento non solo con quello che farò ma con quello che ho fatto». Non c’è tempo da perdere, lo scenario scelto per (ri)presentare le sue idee per la Campania è il porto di Napoli. Parla della regione che vorrebbe, di quella del futuro, dello sviluppo, della rinascita. «Tutto quello che ho fatto in questi anni rende credibile il mio programma, che è pensato senza condizioni dei notabilati. Lo si può fare solo se si è uomini liberi. Come me. Nessuno mi ha chiesto niente, niente avrei comunque concesso. Il mercato degli assessorati appartiene al passato e ai nostri avversari».

Al primo punto c’è il lavoro. «La nostra è una terra con 250mila disoccupati - si infervora De Luca - e con un tasso di inoccupazione al 18 per cento, con punte patologiche a Napoli e provincia. Bisogna voltare pagina, mettere in campo misure di sostegno al reddito solo se collegate a formazione e lavoro, puntando alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro». E qui parte la prima frecciata al centrodestra: «Pensate ai precari della sanitá o a quelli della scuola. Il delitto di questo Governo si è compiuto con la riforma della Gelmini che ha spazzato via migliaia di lavoratori meridionali». Nelle idee di governo del sindaco c’è anche un fondo regionale per il credito d’imposta in favore di nuove assunzioni, stage formativi presso le aziende e programmi settoriali di pubblica utilitá rivolti ai disoccupati.

Il capitolo ambiente scatena nuovamente De Luca: «Come vado dicendo da mesi l’emergenza rifiuti non è finita, rischiamo tra poco di stare peggio di prima. La legge del centrodestra è totalmente sbagliata, così come quella delle societá provinciali è un’idea demenziale. La nostra terra è una bomba ecologica, è per questo che subito dopo l’insediamento del nuovo consiglio regionale sará necessaria una conferenza di servizi per risolvere una volta e per tutte la questione delle ecoballe». La Campania del sindaco-candidato prevede anche uno sportello verde per impianti ecocompatibili e accordi con gli enti locali.

Con la sicurezza, De Luca apre una pagina che è anche uno dei suoi punti di forza. «E’ necessario un nuovo spirito civico da parte di tutti per sconfiggere la criminalitá, creando innanzitutto condizioni di sviluppo diffuso. Penso anche a politiche di sostegno per realizzare la videosorveglianza nei quartieri a rischio e per permettere alle polizie municipali di presidiare il territorio di notte».

Le idee del sindaco su sanitá e sviluppo sono ormai note e ribadite, ovviamente, nel programma. Un comitato che nomini per meriti e non per appartenenza «dopo anni di dequalificazione dei vertici delle strutture. E poi un rapporto civile con le strutture private con le quali va chiusa la partita debitoria per poi saldare a non più di tre mesi».

Burocrazia zero per favorire le imprese e le nuove iniziative: «Dobbiamo uscire dalla preistoria - dice De Luca - ed investire nella comunicazione a banda larga».

La regione a tre corsie è il sesto punto che prevede un asse costiero con Napoli e le perle delle coste; un asse mediano, vero e proprio corridoio produttivo della Campania; un asse interno, cassaforte naturale della regione con un retroterra che può rappresentare fonte di turismo ambientale.

La nuova Campania di De Luca è questa. Il sindaco, per ora, ce l’ha tutta in testa. E nel cuore.

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