REGIONALI IN CAMPANIACarfagna accusa: «Ci minacciano»

Il ministro denuncia pressioni sulla sua corrente per il voto ai candidati

Cava de’ Tirreni. A far saltare i nervi a Mara Carfagna sono state le pressioni che i suoi le hanno segnalato di stare subendo nella campagna per la Regione. «Minacce» ha tuonato domenica il ministro dal palco di Scafati, puntando il dito contro il presidente della Provincia Edmondo Cirielli. E ieri, a margine di un comizio alla galleria Gargano a Nocera, ha accusato: «Vanno dicendo che o si appoggia alcune persone o si è politicamente morti».

Per questo, nella tappa successiva di Cava de’ Tirreni, elogia la presenza del candidato sindaco MarcoGaldi, molto vicino a Cirielli: «Sei stato un temerario, con il tuo spessore e la tua storia ti puoi permettere di essere super partes. Mi auguro solo di non vedere anche la tua testa rotolare». Il clima è pesante.Al ministro non è piaciuta nemmeno la risposta di Cirielli, che al suo attacco di domenica ha reagito rimandando i conti a dopo le elezioni, quando il suo peso sará visibile dai consensi dei candidati "amici".

«Anche questo - replica lei - appartiene a un modo arrogante di intendere la politica, che non ci appartiene.La campagna elettorale si fa tutti insieme, per far vincere tutto il Pdl e non soltanto alcuni. Il Pdl è un partito aperto e libero, Berlusconi lo ha voluto unito e senza correnti, un partito dove ognuno possa esprimersi liberamente, ma non è certo questo che sta avvenendo a Salerno». E’ per per far sentire la sua vicinanza ai fedelissimi, e ribadire una leadership sul territorio, che ieri ha dedicato la giornata a un tour elettorale in provincia di Salerno.

E’ partita alle 10.30 da Nocera, per finire i serata nel Vallo di Diano, sempre affiancata da AntonioLubritto che è il "suo" candidato al consiglio regionale, dal coordinatore provinciale Antonio Russo e dal sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, marito della candidata Monica Paolino. A Cava ha trovato ad attenderla, oltre a Galdi, il coordinatore cittadino Laudato, il vice Schillaci il consigliere provinciale Napoli, l’ex sindaco Messina, il salernitano Matteo Cortese. Non c’era Giovanni Baldi, in lista in quota Cirielli.Unanime l’appello all’unitá, magari suggellata da un’iniziativa comune con il presidente della Provincia.

«Da parte mia c’è completa disponibilitá - sottolinea il ministro - Sono stata la prima a credere in Cirielli, a puntare su di lui per la Provincia quando in molto me lo sconsigliavano per via del suo carattere non certo facile. Per me non è cambiato nulla, per lui probabilmente sì ma mi auguro che torni sulle sue posizoni. E’ normale che più anime si contendano la leadership, ma non bisogna mai tradire l’appartenenza al partito. Io questa non la tradirò mai, sono una donna di partito e sento il dovere si sostenere tutti i candidati. Invito tutti a rispettare questo dovere».