Regionali in Campania, De Luca: "Io volgare? Parlo alla gente vera"

De Luca difende il "politicamente scorretto": tanti altri fanno dormire

• Salerno. «Che si governi un comune o la Regione, il metodo è lo stesso: ci vuole concretezza e sburocratizzazione, e io ho la credibilitá per propormi perché questo metodo, a Salerno, l’ho giá attuato». Vincenzo De Luca risponde così ai tanti che, dalle fila del centrodestra, lo considerano inadeguato a passare dalla gestione comunale a quella regionale. «Abbiamo prospettive diverse - replica lui - io guardo all’Europa, loro a Nusco e a Ceppaloni».In videochat sul sito del Corriere, parla dei rapporti con Bassolino, ribadisce di essere «la rottura più profonda con l’ultimo decennio» e osserva: «Io chiedo il consenso ai cittadini, nessuno è portatore di voti».

E ancora: «Rispondo a me stesso, nessuno mi ha candidato, sono stato io a presentarmi ai cittadini con le primarie.Con Bassolino c’è grande cordialitá e rispetto, poi io sono io e lui è lui.Rispetto il lavoro fatto per l’agricoltura, la ricerca scientifica e i trasporti, ma la penso in maniera radicalmente diversa su fondi europei, rifiuti e sanitá.E comunque Bassolino non c’è più, ha deciso anch’egli di aprire a una nuova stagione politica.Ci sono invece, e stanno dall’altra parte, quelli che hanno gestito in questi anni sanitá e rifiuti, cioè De Mita e Mastella.

• Non dice se resterá in consiglio regionale in caso di sconfitta, o se al ruolo di capo dell’opposizione preferirá il ripiegamento su quello esclusivo di sindaco: «Valuterò dopo il voto, deciderò di lavorare dove riterrò più utile».Risponde invece su Berlusconi («Al di lá del giudizio sui contenuti ne apprezzo la mancanza di doppiezza, ipocrisia che trovo nella mia parte») e su Rosa Russo Iervolino: «Persona perbene, di grande qualitá e cultura. Valuteranno i cittadini l’esperienza amministrativa; io, per parlare in maniera sobria, dico che vorrei un po’ di dinamismo in più».

• De Luca difende il suo essere "politicamente scorretto": «Non ci trovo nulla di male a parlare come la gente che ha sangue nelle vene.Sono io il primo ad addormentarmi quando sento in televisione certi politici che parlano come se leggessero. Se sarò eletto presidente potrò cercare di controllarmi un po’, ma data l’etá non credo che modificherò molto. E poi, questi miei modi significano che almeno io non ho perso il contato con la gente in carne e ossa, io non ho problemi a camminare in mezzo ai quartieri». Le affermazioni dell’altra sera sul giornalista Marco Travaglio («Ho sentito quel grandissimo sfessato, spero di incontrarlo di notte al buio») lo hanno però costretto a una lettera di chiarimenti ad Antonio Di Pietro, che si era detto addolorato per le espressioni del "suo" candidato. «Sono dispiaciuto, e me ne scuso, se una mia espressione può aver creato disagio - ha scritto al leader di Italia dei Valori - Ma davvero si è trattato di una battuta scherzosa e ironica, come potrai vedere da tutte le registrazioni, nel contesto di una manifestazione bella, appassionata, nella quale si è espressa tutta la voglia di militanza ed anche l’allegria creativa ed irridente di Napoli».

Poi ricorda: «Siamo tutti impegnati a fondo nelle battaglie di legalitá e trasparenza. La questione morale è per noi un tema irrinunciabile di impegno politico e civile». Niente scuse, invece, all’indirizzo di Travaglio. Ai conduttori del programma di Radio2 "Un giorno da pecora", che gliele hanno sollecitate, ha risposto inviando al giornalista un messaggio che ha definito goliardico: «Travaglio, diciamo che sei uno sfrantummato».Per il suo antagonista, Stefano Caldoro, riserva invece la definizione di "Alice nel paese delle meraviglie": «Non può fare la battaglia della legalitá e poi prendersi i voti di RobertoConte, condannato per concorso in associazione camorristica.Se davvero non li vuole, neghi alla sua lista l’apparentamento». In serata gli ha replicato il presidente della Provincia, Edmondo Cirielli: «De Luca la deve smettere di offendere Caldoro e il centrodestra.Lui non è in grado di dare lezioni di moralitá, piuttosto renda note le intercettazioni che lo riguardano e chiarisca le sue vicende giudiziarie, perché non solo ha processi in corso ma una condanna in primo grado per la vicenda di Ostaglio, per la quale si è avvalso della tanto vituperata prescrizione. (c.d.m.)
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