AMALFI

Regata storica, domenica la sfida

Si rivivono i tempi delle Repubbliche Marinare

E’ iniziato il conto alla rovescia per la 53esima edizione della regata storica. Le quattro Repubbliche marinare che si contendono l’ambito trofeo, già da tempo, stanno affilando le armi per tagliare, da vincitori, il traguardo del palio remiero, che si disputerà domenica prossima. A parte le attività collaterali, infatti, la sfida sportiva è quella che di più affascina l’immaginario collettivo e che riporta indietro nei secoli.
Fa rivivere, insomma, i tempi in cui Amalfi, Genova, Pisa e Venezia, si sfidavano nei mari per la leadership commerciale. Una rivalità antica che proprio la competizione sportiva fa "rinascere", a testimonianza del passato glorioso che vide le città rivaleggiare per il predominio sulle coste del Mediterraneo. E, perciò, lungo il percorso, che va dal Capo di Conca fino alla Darsena, gli allenamenti degli equipaggi continuano a ritmo serrato. Si prova la partenza, lo sprint finale, si calcolano gli intertempi e si annotano i rilevamenti cronometrici. A spiare le imbarcazioni, però, non sono solo i tecnici "rivali" ma pure i tantissimi turisti e curiosi che assistono alle performance atletiche dei rematori. E lo spettacolo nelle acque della Costiera è veramente unico. Perché i "galeoni", azzurro quello di Amalfi, verde il veneziano, rosso il pisano e bianco il genovese, con la bandiera di ciascuna Repubblica e una polena dorata a prua, colorano il mare e rendono ancora più affascinante il panorama della costa. Le barche che si contenderanno il trofeo sono in vetroresina, del tipo da otto vogatori con timoniere, e uguali per sagomatura, modellatura degli scafi, timone e sovrastrutture. Hanno i sedili fissi, misurano circa 12 metri di lunghezza e il loro peso minimo è di 760 chilogrammi. Ogni squadra è fiduciosa della propria forza e convinta di arrivare per prima al traguardo. Dietro l’angolo, comunque, c’è sempre l’incognita di una corsia sfavorevole, soprattutto in condizioni di mare mosso. Ma la voglia di mettere la punta dell’imbarcazione davanti a quella della altre è così forte da sconfiggere qualsiasi imprevisto. E, allora, i test assumono quasi la valenza della gara per dimostrare agli avversari la propria forza. Amalfi, naturalmente, gioca in casa e, dunque, l’attesa per una vittoria è ancora più incalzante. Si vuole, infatti, cancellare la delusione di 3 anni fa e, soprattutto, trionfare nuovamente nel mare amico.
E l’armo amalfitano domenica avrà un vogatore in più, rappresentato dai tantissimi supporter che affolleranno la Costiera per assistere allo spettacolo e tifare per i colori azzurri.
Gaetano de Stefano