Referendum, il ritorno di Rosania

L’ex sindaco al lavoro con Cardiello e Venosi: «Un programma per la nostra città»

La vittoria del No al referendum segna il ritorno di Gerardo Rosania in campo. L’ex sindaco lo ha annunciato ieri durante la conferenza stampa dei comitati per il No presenziata da Damiano Cardiello ed Erasmo Venosi, i due candidati a sindaco alle scorse elezioni comunali, rispettivamente per Forza Italia e M5S.

«Mantenendo le nostre identità politiche continueremo con Damiano ed Erasmo un ragionamento politico per il rilancio di Eboli – dice Rosania – nelle prossime settimane presenteremo un programma per la città che da undici anni è ferma al palo. Dal referendum il sindaco di Eboli ne esce con le ossa rotte, le sue manovre di avvicinamento questa volta sono fallite».

L’onda lunga della vittoria referendaria galvanizza l’ex sindaco che analizza il voto degli ebolitani: «la manomissione della Carta Costituzionale è stata respinta in modo netto da coloro che sono andati a votare – spiega – per me ora si ripropone la necessità di una discussione tesa a ridare a questo paese una sinistra credibile, organizzata, che sappia parlare alle classi sociali che intende rappresentare. Eboli ha perso credibilità. È rimasta fuori dall’area di crisi quando era stata già inserita perché non se ne è compreso l’importanza. Bisogna capire perché si edifica in maniera indiscriminata e non si farà più lo svincolo autostradale. Tutto questo indica una visione miope della politica e per la città».

Stoccate al sindaco Cariello sono arrivate anche dal capogruppo di Forza Italia che snocciolando i numeri del referendum boccia l’Amministrazione: «Nonostante il calo di elettori, il No al referendum ha segnato un +10%. Un risultato che diventa ancora più importante se si pensa che arriva dal rione Pescara e da Santa Cecilia, dove, solo alcuni giorni fa De Luca è venuto per promuovere il Sì. Abbiamo stravinto in città, con oltre 9 punti percentuali in più per il No rispetto alla media nazionale, nonostante 7 punti di affluenza in meno. E a pensare che chi amministra si è prostrato a De Luca, senza fare i conti con gli ebolitani – ha detto Cardiello – la vittoria è il frutto del lavoro dei comitati e delle associazioni che per settimane hanno lavorato per spiegare agli ebolitani l’importanza di difendere la Costituzione».

Sulla stessa linea l’ex candidato M5S: «è stata sconfitta la riforma eversiva della Costituzione – ha detto Venosi – il popolo ebolitano è andato a votare un convinto no per chiedere che le riforme vengano realizzate secondo i principi costituzionali e non con lo stravolgimento della nostra Carta».(a.e.)

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