L'OPERA

Recupero di San Martino, sbloccato l'intervento

Partono finalmente i lavori a 12 mesi dalla presentazione del progetto esecutivo

CAVA DE’ TIRRENI - Al via i lavori di ristrutturazione e riqualificazione storica dell’Eremo di San Martino, nella frazione cavese di Santa Maria del Rovo. Ieri pomeriggio è stata formalizzatacon una cerimonia officiata dal parroco don Francesco Della Monica presso il cortile dell’antico sito religioso la consegna dei cantieri tanto attesi dalla comunità locale dopo che, nel novembre dello scorso anno, il sindaco Vincenzo Servalli insieme alla consigliera comunale Anna Padovano Sorrentino e all’architetto Alberto Barone aveva illustrato i dettagli dell’intervento.

Il restauro di San Martino, in particolare, rientra in una serie di otto macro progetti per un totale di undici interventi complessivi, con una dotazione economica di 11,2 milioni di euro di fondi della Comunità europea. Per il recupero del millenario sito religioso, in particolare, sono stati impiegati 800mila euro che serviranno per il totale recupero della chiesa, delle due stanze dell’eremitaggio, per la ricostruzione dei locali crollati e la sistemazione del cortile interno e della scala di accesso. «Così come gli altri progetti finanziati dai fondi Pics - ha spiegato Servalli anche la riqualificazione storica dell'Eremo sarà effettuata nel segno della sostenibilità ambientale e del recupero del nostro patrimonio architettonico e si inserisce nel ridisegno della città che ci siamo prefissati».

Si tratta, in realtà, di un secondo progetto di riqualificazione che segue - a distanza di almeno sette anni - un primo intervento che era stato condotto durante l’amministrazione comunale del sindaco Marco Galdi. «Il progetto - ha chiarito l’architetto Barone - ha due obiettivi: il restauro del complesso storico, meta di profonda devozione popolare, ed il recupero di un luogo privilegiato stabilendo una relazione tra valori storici, religiosi e paesaggistici, esaltando una specificità della città».

Giuseppe Ferrara