L'EVENTO

Ravello, inaugurato l'auditoriumBassolino: "Grazie a Niemeyer"

Taglio del nastro a Ravello per l'Auditorium "Oscar Niemeyer": l'inaugurazione arriva dopo dieci anni di polemiche. L'opera dell'architetto brasiliano per anni ha registrato il dissenso degli ambientalisti. Bassolino (foto): "Grazie a Niemeyer"

RAVELLO. Guarda il mare l'Auditorium 'Oscar Niemeyer'. Ed è quasi a metà tra il cielo e la terra. Ci sono voluti dieci anni per realizzarlo. Ci sono volute polemiche, petizioni, battaglie legali. Oggi è stato inaugurato. E il colore bianco, le curve disegnate dall'architetto brasiliano tra i più noti al mondo, sono entrati in tutto e per tutto a far parte della Costiera Amalfitana.
E' lunga la storia dell'Auditorium: da un lato c'erano l'allora amministrazione comunale, la Regione Campania che volevano dotare Ravello di una struttura che fosse in grado di ospitare eventi musicali e non, anche in inverno e non solo durante i mesi estivi, come avveniva in occasione del Festival musicale. Dall'altro gli ambientalisti, in particolare Italia Nostra, che sostenevano che con l'opera veniva violato l'ambiente. E' nel 2003 che scoppia il caso, quando 160 intellettuali, firmarono un manifesto in difesa della struttura.

Remo Bodei e Massimo Cacciari, Roman Vlad e Sylos Labini, tra gli altri, intesero attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla decisione che il Tar avrebbe dovuto prendere nel gennaio 2004 in merito alla prosecuzione dell'opera o alla sua interruzione. L'ombra degli intoppi legali sulla vicenda erano comparsi quando i proprietari del terreno, dove sarebbe dovuto sorgere lo stabile, decisero di ricorrere al Tar dopo che il progetto aveva superato l'iter amministrativo e burocratico.

Vennero affiancati dagli ambientalisti di Italia Nostra. E da allora iniziarono anni di battaglia. Fino ad oggi quando alle ore 12 in punto il nastro dell'inaugurazione è stato finalmente tagliato.
Niemeyer ha pensato a tutto, ai dettagli. I colori delle poltrone sono diversi l'uno dall'altro: ognuno riporta una diversa sfumatura di blu. Tutto insieme sembra un'onda del mare.
E poi, sul lato destro un enorme oblo': si vede il cielo. E poi davanti alla platea, il mare. Domenico De Masi, presidente della Fondazione Ravello, la storia dell'Auditorium l'ha seguita tutta. E oggi quasi sorride ripensando alle polemiche. ''Sono stati anni di ottimismo - dice - un po' come la gestazione, difficile ma alla fine arriva il figlio e tutto si dimentica''.
Si augura, De Masi, che l'Auditorium ''porti felicità''.

Intanto ''ce l'abbiamo fatta, la difficile sfida è stata vinta'', esordisce il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino: ''E' la dimostrazione che si può fare grande architettura anche in un luogo delicato, storico come Ravello''.

Quattrocento posti a sedere, 107 posti auto, un costo di 18,5 milioni di euro, sale di registrazione, sale prove, camerini, un palco di 167 metri quadrati. E' tutto questo e anche di più l'Auditorium che ha ospitato il gala di danza della Escola do Teatro Bolshoi no Brasil. Oliviero Toscani oggi scattava foto (''sono felice e commosso'') mentre Josè Sussekind, tra i più stretti collaboratori di Niemeyer raccontava di come l'architetto - 102 anni - sia stato felice del risultato. Sabato e domenica incontri, dibattiti, concerti alterneranno Lucio Dalla, Salvatore Accardo, all'orchestra del teatro San Carlo, tra gli altri. Insomma l'Auditorium inizia a vivere. E lo farà non smettendo mai di guardare il mare.