sanificazione ambientale

Ratti e insetti, compiti all’Asl

Il Consiglio di Stato respinge il ricorso dell’azienda sanitaria

Sarà l’Asl, almeno fino al prossimo giugno, a dover compiere sul territorio cittadino le attività di sanificazione ambientale che servono a combattere la presenza di ratti e insetti. A stabilirlo è un’ordinanza del Consiglio di Stato, che ha respinto il ricorso presentato il 13 settembre dall’Azienda sanitaria contro un’analoga decisione del Tar. La pronuncia di merito sulla distribuzione delle competenze è attesa per il 5 giugno, ma nel frattempo il personale dell’Asl dovrà sobbarcarsi un servizio svolto finora in surroga dal Comune.

Nell’ordinanza i giudici di Palazzo Spada hanno tenuto conto anche della direttiva emanata lo scorso 2 luglio dalla Regione, che affidava la sanificazione ambientale alle Asl. Soddisfatto l’assessore comunale all’ambiente, Gerardo Calabrese, che con i vertici dell’azienda sanitaria a ingaggiato nei mesi scorsi un braccio di ferro. «Il manager dell’Asl, Antonio Squillante – ha commentato ieri Calabrese – dopo aver sostenuto con forza per tutta l’estate che la forte presenza di topi in città era colpa dell’Amministrazione comunale, ora viene sconfessato anche dai giudici di Palazzo Spada che hanno ritenuto valida la direttiva della Regione. Ancora una volta, insomma, Squillante ha perso un’occasione per compiere il suo dovere senza fare polemiche. Avrebbe certamente dato prova di essere un garante della salute dei cittadini e non un garante degli interessi politici dei “Fratelli d’Italia” Cirielli e Iannone». Adesso l’assessore auspica che l’Asl provveda al più presto, attuando un piano di sanificazione in tutta la città: «La speranza, – ha concluso Calabrese – è che finalmente Squillante esegua quanto stabilito dal Consiglio di Stato senza far più polemiche e, soprattutto, senza fare sterili battaglie politiche contro i mulini a vento».