Rata Tari, stangata evitata in extremis

Angri, non passa il piano dell’amministrazione che prevedeva sostanziosi aumenti in bolletta

ANGRI. Arriva il saldo Tari 2015. Entro il 15 gennaio gli angresi saranno chiamati a pagare la terza ed ultima rata del tributo sul servizio di spazzamento, raccolta e smaltimento dei rifiuti, che dovrebbe traghettare nelle casse dell’ente di piazza Crocifisso più di un milione e mezzo di euro.

Per quanto concerne gli importi Tari 2015, si evidenzia che essi sono gli stessi del 2014.

Non è andato quindi ancora in vigore il metodo normalizzato, introdotto dall’amministrazione di Cosimo Ferraioli, per il calcolo delle tariffe. Sul punto le opposizioni consiliari ammoniscono il governo cittadino, bollandolo come poco attento.

«Che dire sul saldo Tari 2015 -afferma Pasquale Mauri- se non che anche in questo caso i fatti ci hanno dato ancora una volta ragione ma ci è voluto l’intervento del governo per impedire che un’altra illegalità ed illegittimità venisse perpetrata a danno delle tasche degli angresi dal sindaco Ferraioli».

Così poi prosegue Domenico D’Auria: «Infatti, nonostante gli avevamo più volte ribadito l’errore di aver forzatamente cambiato il metodo tariffario oltre i limiti consentiti per legge, lui e la sua amministrazione illegittimamente avevano approvato il provvedimento di giunta in consiglio comunale asserendo di essere stato emesso un decreto legislativo che sanava quella illegittima ed illegale delibera. Tutto falso».

E ancora: «Inoltre il posticipo dell’ultima rata Tari al 2016 -evidenziano Annamaria Russo e Giacomo Sorrentino- ha provocato riduzione di liquidità con la conseguente sofferenza di cassa che influisce e limita l’erogazione di attività e servizi ai cittadini salvo poi dire che mancano i soldi per colpa nostra. Purtroppo il caro Cosimo Ferraioli si diletta ancora a lanciare strali contro Mauri dimenticando che da sei mesi è Sindaco di Angri e consumando così quel poco tempo che resta per gli angresi oltre ai suoi impegni a Corbara».

Insomma una polemica che si trascina dal consiglio comunale in cui era stata operata la modifica delle tariffe, che a quanto pare non è riuscita ad entrare ancora in vigore.

Pertanto i contributi angresi non avranno ancora modifiche né migliorative né peggiorative in bolletta.

Tutto sommato un bene, qualcuno commenta, visto che si rischiava la stangata.

Maria Paola Iovino

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