L’OPERA

Raro esempio di arredi liturgici da tutelare

POSTIGLIONE. I tabernacoli in marmo rinascimentali rappresentano una tipologia di arredi liturgici che hanno avuto una vita piuttosto breve, all’incirca dal XV secolo alla fine del secolo successivo,...

POSTIGLIONE. I tabernacoli in marmo rinascimentali rappresentano una tipologia di arredi liturgici che hanno avuto una vita piuttosto breve, all’incirca dal XV secolo alla fine del secolo successivo, ma con qualche raro esempio anche poco oltre. Essi sono stati spesso staccati dalle pareti presbiteriali. Laddove ancora esistono sono stati adattati per contenere gli oli santi sacramentali, qualcuno addirittura è stato trasformato in fontana. Molti tabernacoli sono andati dispersi nel tempo, alcuni venduti sul mercato d’antiquariato.

Sono opere che vanno invece tutelate, studiate, catalogate. Ma spesso si ignorano, sono considerati soltanto dei pezzi di marmo che non sembrano avere valore. Se ne conservano due o tre anche nel Museo dell’Abbazia di Montecassino, . Anche nei musei diocesani di Teggiano e di Salerno sono conservati due tabernacoli del XVI secolo. Nelle chiese parrocchiali di Petina, di Serre, di S. Francesco a Eboli è possibile rinvenire tali opere rinascimentali. Sono funzionali alla liturgia e sono testimonianze preziose di scultura. Anche il mondo della ricerca sembra aver posto una maggior attenzione per la produzione scultorea considerata, a torto, “minore”. Nel caso di Postiglione ci troviamo, ad esempio, di fronte a un’opera che è un vero e proprio capolavoro di scultura. Sono opere da tutelare e conservare gelosamente. Appartengono alla nostra cultura e civiltà. (g. p.)