Agropoli
Rappresentanti Alto Cilento «La votazione va rifatta»
AGROPOLI. Votazione della rappresentanza consiliare in seno all’Unione dei Comuni Alto Cilento da rifare. Un dubbio sulla regolarità delle operazioni, che si erano svolte durante il consiglio...
AGROPOLI. Votazione della rappresentanza consiliare in seno all’Unione dei Comuni Alto Cilento da rifare. Un dubbio sulla regolarità delle operazioni, che si erano svolte durante il consiglio comunale dello scorso 20 luglio - che avevano visto designare quali componenti, Franco Di Biasi per la maggioranza e Agostino Abate per la minoranza - era stato sollevato dal consigliere di minoranza del M5S, Consolato Caccamo.
«È singolare - aveva denunciato il “grillino” - che la maggioranza si scelga anche il componente della minoranza. Infatti con Abate eravamo d’accordo che sarei stato io il consigliere designato per tale incarico. Ma nella votazione, che spetterebbe solo alla minoranza, ha votato la maggioranza, puntando su Abate». Ieri mattina è pervenuta la conferma dei dubbi di irregolarità sollevati. Il segretario generale dell’Ente, Angela Del Baglivo, in risposta ad una istanza di chiarimenti urgente di Caccamo, ha precistato che «le modalità di espressione del voto dei consiglieri comunali sono da ricercarsi nel Regolamento sul funzionamento del consiglio comunale». Nella missiva si sottolinea che «alla nomina dei rappresentanti consiliari, quando è prevista la nomina della minoranza, si procede con due distinte votazioni alle quali prendono parte, rispettivamente, i consiglieri di maggioranza e di minoranza». «Quindi - sottolinea Caccamo - i consiglieri di maggioranza votano per la designazione del rappresentante della maggioranza e, con separata votazione, i consiglieri di minoranza votano per la designazione din quello dell’opposizione».
Appurato di averci visto bene, il grillino si interroga «sulle motivazioni che hanno portato la maggioranza a volermi escludere dalla rappresentanza all’Unione dei Comuni dell’Alto Cilento».
Andrea Passaro
©RIPRODUZIONE RISERVATA .
«È singolare - aveva denunciato il “grillino” - che la maggioranza si scelga anche il componente della minoranza. Infatti con Abate eravamo d’accordo che sarei stato io il consigliere designato per tale incarico. Ma nella votazione, che spetterebbe solo alla minoranza, ha votato la maggioranza, puntando su Abate». Ieri mattina è pervenuta la conferma dei dubbi di irregolarità sollevati. Il segretario generale dell’Ente, Angela Del Baglivo, in risposta ad una istanza di chiarimenti urgente di Caccamo, ha precistato che «le modalità di espressione del voto dei consiglieri comunali sono da ricercarsi nel Regolamento sul funzionamento del consiglio comunale». Nella missiva si sottolinea che «alla nomina dei rappresentanti consiliari, quando è prevista la nomina della minoranza, si procede con due distinte votazioni alle quali prendono parte, rispettivamente, i consiglieri di maggioranza e di minoranza». «Quindi - sottolinea Caccamo - i consiglieri di maggioranza votano per la designazione del rappresentante della maggioranza e, con separata votazione, i consiglieri di minoranza votano per la designazione din quello dell’opposizione».
Appurato di averci visto bene, il grillino si interroga «sulle motivazioni che hanno portato la maggioranza a volermi escludere dalla rappresentanza all’Unione dei Comuni dell’Alto Cilento».
Andrea Passaro
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