Rapinato un altro benzinaio

Poco dopo il colpo a Taverna Nova, svaligiato il distributore Tamoil tra Corno d’Oro e Cioffi

Un’altra rapina ad un benzinaio, una coda del colpo ai danni del distributore di carburanti a Taverna Nova. Subito dopo nel mirino dei malviventi è finita la stazione di rifornimento Tamoil di Alfonso Longobardi tra Corno D’Oro e Cioffi. I ladri sono arrivati poco dopo le 17,30 di venerdì, erano in sella a un motorino ed avevano il volto coperto da un casco integrale. Dopo aver minacciato il gestore hanno portato via circa 800 euro. «Hanno intimato di consegnare l’incasso della giornata – spiega proprio Longobardi- e siamo stati costretti a consegnare i circa ottocento euro che avevamo in cassa».

I malviventi sono poi scappati con il motorino e al gestore non è rimasto altro da fare che avvisare i carabinieri: «Ho subito chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, affinché cercassero di bloccare i due ladri». Scosso ed impaurito, Longobardi è stato ascoltato dai carabinieri della stazione di Santa Cecilia, coordinati dal comandante Alessandro Cisternino della compagnia di Eboli. Non è purtroppo la prima volta che la stazione Tamoil riceve la “visita” dei ladri, che in passato hanno anche tentato di svaligiare il bar della struttura forzandone la serranda.

Sull’allarme sicurezza è intervenuto anche Pasquale Salviati, ex consigliere comunale che risiede in zona: «Solidarietà all’amico Alfonso Longobardi. Anche a nome di tanti cittadini del posto chiedo che ci sia un maggiore controllo, pertanto rivolgo un appello al Prefetto affinché intervenga presto».

In prossimità delle festività natalizie aumentano dunque gli scippi, i furti e le rapine, venerdì addirittura ne sono state messe a segno due quasi consecutivamente. A nulla al momento sono valse le richieste presentate gli organi competenti da Giuseppe Pellegrino di Corno d’Oro, da Damiano Cardiello, da Santo Venerando Fido, fino all’intervento del senatore di Forza Italia, Franco Cardiello, che ha addirittura presentato un’interpellanza parlamentare. Ora però la gente è stanca e si sta organizzando con presìdi e pensa anche alle ronde per arginare un fenomeno che sta dilagando.

Antonio Elia

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