Rapina in villa a Pontecagnano, condannato

Tre anni e quattro mesi al 28enne straniero che aggredì in casa una coppia di settantenni

PONTECAGNANO FAIANO. È stato condannato a una pena di tre anni e quattro mesi il 28enne originario del Marocco che nell’ottobre dello scorso anno fece irruzione nell'abitazione di una coppia di settantenni in via Mare Ionio, nella zona litoranea di Pontecagnano.

Quella sera Youssef El Allaoui era armato di un coltello, gli inquirenti hanno ricostruito che lo usò per minacciare la coppia di anziani perché gli consegnassero tutto il denaro e gli oggetti preziosi che avevano in casa. Puntò l’arna alla gola della padrona di casa provocando la reazione del marito e ingaggiando con lui una colluttazione nella quale entrambi restarono feriti.

Nell’abitazione il 28enne era entrato rompendo il vetro di una porta d’ingresso secondaria. Forse credeva che in casa non ci fosse nessuno, e quando si trovò davanti i coniugi gli puntò contro il coltello. Non si aspettava che l’uomo provasse a reagire, tantomeno che quella reazione potesse essere decisiva per intralciare i suoi piani e bloccarlo fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Nel corso del processo l’anziano è stato chiamato dal tribunale a raccontare quello che accadde, ha spiegato che quello stranieri mai visti prima lo scaraventò a terrà, colpendolo con calci e pugni, e subito dopo afferrò alcune suppellettili scagliandole contro la moglie. Fu in quel momento che rientrò nell’abitazione la figlia della coppia, una poliziotta, che intervenne per bloccare l’aggressore dei genitori e subito contattò la centrale operativa del 113 per chiedere rinforzi. Insieme a poliziotti e carabinieri arrivarono anche due ambulanze, per accompagnare in ospedale sia la coppia di anziani che il rapinatore, poi risultato senza fissa dimora. Per marito e moglie furono stilati referti con dieci giorni di prognosi, il tempo necessario per guarire dai traumi facciali e, nel caso del marito, anche dalle ferite superficiali provocate dal coltello. Ad avere la peggio fu però il rapinatore, che fu dimesso dall’ospedale soltanto due giorni dopo.

Per lui il pubblico ministero ha chiesto una condanna a tre anni e mezzo, per i reato di tentata rapina e lesioni personali. Una richiesta recepita quasi in toto dai giudici della prima sezione penale, che hanno pronunciato una condanna per tre anni e quattro mesi. Una sentenza che il difensore Rosario Fiore potrà impugnare dinanzi alla Corte d’appello subito dopo il deposito delle motivazioni. (c.d.m.)

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