Rapina in banca con le maschere

Tre banditi hanno portato via oltre seimila euro dal Banco di Napoli ad Amalfi

AMALFI. Sono entrati quasi all’orario di chiusura, indossando delle maschere per nascondere il volto e brandendo un coltello in ceramica per eludere il metal detector. Minacciando i tre impiegati dal Banco di Napoli di Amalfi, che si trova nella centralissima piazza Duomo, si sono fatti consegnare 6.600 euro, “prelevati” direttamente dalla macchinetta conta soldi che i bancari stavano utilizzando per anticipare la chiusura di cassa. Una volta in possesso dei contanti, sono usciti tranquillamente e senza dare nell’occhio dalla porta principale, dileguandosi e piedi per i vicoli dell’antica Repubblica marinara e facendo perdere, per il momento, le loro tracce.

È stato questo il modus operandi dei tre rapinatori (due uomini e una donna) che ieri pomeriggio, poco dopo le 16, hanno portato al termine il colpo ai danni dell’istituto di credito. Immediatamente è stato dato l’allarme ma, nonostante gli sforzi dei carabinieri della compagnia di Amalfi, diretti dal capitano Alberto Sabba, i malviventi non sono stati ancora assicurati alla giustizia. In paese, infatti, subito dopo che è stato dato l’allarme è cominciata una vera e propria caccia all’uomo, ma i risultati non sono stati quelli sperati. Perché molto probabilmente, in base alle ipotesi investigative, i rapinatori avevano un quarto complice, che presumibilmente li ha attesi in auto e, quindi, tutt’insieme, hanno lasciato Amalfi verso una direzione ignota. Perciò i militari dell’Arma stanno battendo tutte le piste e, in particolar modo, visionando le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza della banca e quelle degli esercizi commerciali della cittadina costiera. E non solo. Al vaglio degli investigatori, infatti, ci sono pure i fotogrammi impressi dalle videocamere che sorvegliano le strade d’accesso e d’uscita dal comprensorio amalfitano, nel tentativo d’individuare l’autovettura con a bordo i rapinatori.

Del resto i carabinieri di Amalfi già due anni fa riuscirono ad assicurare alla giustizia gli autori della rapina, sempre ai danni del Banco di Napoli, a Maiori. In quell’occasione i malfattori fuggirono addirittura in taxi. Ma l’escamotage non servì a nulla, in quanto i militari dell’Arma riuscirono lo stesso ad individuarli e a stringere ai loro polsi le manette.

Gaetano de Stefano

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