Rapina e sequestro di persona Barbato va ai domiciliari

SCAFATI. Non ha negato di aver aiutato il suo amico Francesco Berritto che stava picchiando due giovani, ma ha negato di aver rapinato le vittime e di averle sequestrate. La versione di Giovanni...

SCAFATI. Non ha negato di aver aiutato il suo amico Francesco Berritto che stava picchiando due giovani, ma ha negato di aver rapinato le vittime e di averle sequestrate. La versione di Giovanni Barbato Crocetta (foto) convince il gip Alfonso Scermino che aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del ventitreenne accusato di sequestro di persona, rapina e lesioni.

Ieri mattina l’interrogatorio in carcere di Barbato Crocetta, assistito dall’avvocato Guido Sciacca, e nel pomeriggio la decisione del giudice per le indagini preliminari di concedere al giovane gli arresti domiciliari.

Barbato Crocetta ha sostenuto che il 19 aprile scorso, mentre era in auto con Francesco Berritto, avevano incrociato due giovani in auto e il suo amico lo aveva costretto a fermarsi. Berritto aveva cominciato a discutere con i due e in poco tempo erano venuti alle mani. Pare che Berritto accusasse uno dei due di averlo denunciato per spaccio di stupefacenti, tant'è che fu arrestato con Veruska Muollo per spaccio di crack. In ogni caso, mentre i tre litigavano, Barbato ha riferito di essere rimasto nella sua auto fino a quando – vendendo che il suo amico aveva la peggio – era sceso per aiutarlo. Una rissa tra i quattro, poi erano andati via. Barbato Crocetta ha negato che vi sia stata una rapina e di essersi reso irreperibile, le sue dichiarazioni sono sembrate veritiere e il gip gli ha concesso i domiciliari.(r. f.)

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