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Rapina a sexy shop Il pm: «Condannate l’imputata a 2 anni»

Per il pubblico ministero quella messa a segno a fine ottobre nel sexy shop di via Leucosia a Mercatello fu una rapina, per la quale ieri mattina ha chiesto per la quarantenne A.B. due anni di...

Per il pubblico ministero quella messa a segno a fine ottobre nel sexy shop di via Leucosia a Mercatello fu una rapina, per la quale ieri mattina ha chiesto per la quarantenne A.B. due anni di reclusione. Per il difensore Gino Bove, invece, i filmati delle telecamere di sicurezza escludono che via sia stata la violenza tipica della rapina e rendono credibile la versione della donna, che al giudice Gabriella Passaro ha dichiarato di essere andata al negozio per recuperare almeno una parte dei soldi che gli erano stati promessi per un rapporto sessuale filmato con una vidocamera. Se questa versione sia stata ritenuta plausibile lo si saprà questa mattina, quando il giudice depositerà il dispositivo della sentenza. Alla richiesta di due anni formulata dal pubblico ministero si è contrapposta l’arringa del difensore, che per A.B. ha chiesto l’assoluzione o in subordine la derubricazione del reato in furto o esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Il legale ha invece rinunciato all’audizione di una testimone che avrebbe dovuto confermare la versione dell’imputata. Il processo è stato quindi definito con un abbreviato secco, basandosi sugli atti già acquisiti nel fascicolo senza bisogno di ulteriori approfondimenti.