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Randagi senza cibo e medicinali

L’appello dei volontari animalisti. Manca un canile pubblico

AGROPOLI. Emergenza cibo e medicinali per assistere i randagi ad Agropoli. L’allarme lanciato dagli animalisti riguarda i tanti cani che vengono assistiti in stalli privati o in rifugi dalle associazioni che si sostentano anche grazie alle offerte pubbliche. Ed è così che Ilaria Procida, dell’associazione Spartakus, ha informato, attraverso Facebook, di aver terminato il cibo per sostentare i circa 30 cani in custodia: «Consumiamo circa quattro sacchi da 20 chili e 35 scatolette di carne da 400 grammi a settimana e ora siamo rimasti a secco». Per fortuna il gran cuore di tanti privati ha fatto sì che l’associazione si riapprovvigionasse di viveri di lì a poche ore dall’annuncio, per provvedere a cibare piccoli e grandi amici a 4 zampe. Un lavoro questo al quale però dovrebbe provvedere il comune che, oltre a non dotarsi di un canile, pure promesso nella scorsa campagna elettorale, e magari anche di un cimitero dedicato, si limita a destinare i cani nel canile di Acerra.

Oltre alla spesa notevole, di circa 90mila euro all’anno, sul territorio, restano decine di cani abbandonati, dei quali si fanno carico tante associazioni, senza ricevere alcun contributo, o comunque rimborsi del tutto insufficienti. I dati sono allarmanti: gli abbandoni sono pressoché quotidiani e i numeri sono giunti a cifre altissime. Si parla di oltre 150 cani, divisi tra i diversi volontari. Persone che si occupano di ogni cane ritrovato, trattandolo come se fosse il proprio, e provvedono anche alle campagne di adozioni per trovare una famiglia che li ami.

Andrea Passaro