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Raid dei ladri in gioielleria Un furto da 50mila euro

ANGRI. Nel mirino dei ladri la gioielleria Orlando in via Zurlo. I ladri hanno agito, indisturbati, ai danni della nota gioielleria tra la notte di domenica e lunedì. Il bottino si aggira...

ANGRI. Nel mirino dei ladri la gioielleria Orlando in via Zurlo. I ladri hanno agito, indisturbati, ai danni della nota gioielleria tra la notte di domenica e lunedì.

Il bottino si aggira approssimativamente intorno a 50mila euro. Per avere una stima dei danni più dettagliata occorre attendere l’analisi dell’inventario. Sull’episodio indagano i carabinieri di Angri, guidati dal comandante Alessandro Buscema, che in queste ore stanno verificando i filmati delle telecamere di sorveglianza, in cerca di elementi utili. Accanto ai filmati non ci sono altri elementi utili alle indagini. Sembra che nessuno abbia visto o sentito niente.

I malintenzionati si sono introdotti nella gioielleria rompendo il vetro della porta principale, e hanno agito indisturbati facendo man bassa di preziosi e gioielli. A testimoniare la preoccupazione dei commercianti per questi furti è il presidente di Confesercenti Aldo Severino. «Ancora una volta dobbiamo fare i conti con la criminalità. Ci ritroviamo indifesi davanti alla spavalda invasione di delinquenti che non hanno paura di nulla. Abbiamo più volte segnalato alle autorità competenti, il grave rischio cui siamo sottoposti noi commercianti, le continue vessazioni anche da parte di adolescenti che, magari fingendosi mendicanti, non sono altro che le avanguardie di più organizzate bande di criminali che si dedicano a questo tipo di attacchi ai negozi».

Ancora: «Non è possibile che una città come Angri sia territorio di nessuno. Inoltre la tanto decantata videosorveglianza per sicurezza è rimasta sulla carta. Noi commercianti siamo stanchi di accontentarci delle buone intenzioni e ci aspettiamo un intervento sollecito e fattivo da parte dell’amministrazione comunale e dell’assessore di riferimento». Ancora: «Siamo stufi di essere solo dei limoni da spremere quando si tratta di riscuotere tributi».

Maria Paola Iovino

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