Raggiro sull’olio: commerciante nei guai

Spacciava olio di semi per “olio extravergine di oliva”. Un commerciante battipagliese è stato denunciato per sofisticazione alimentare e violazione alle norme sulla proprietà di marchio industriale....

Spacciava olio di semi per “olio extravergine di oliva”. Un commerciante battipagliese è stato denunciato per sofisticazione alimentare e violazione alle norme sulla proprietà di marchio industriale. Gli agenti del corpo Forestale di Buccino hanno sequestrato dodici bottiglie, poste alla vendita dall’esercente, che recavano il marchio di una nota azienda pugliese produttrice di olio, ignara della condotta illecita che veniva perpetrata a suo danno. Dalle analisi dei prodotti sequestrati, effettuati dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf), sezione di Salerno, è stata accertata la truffa agli acquirenti del negozio, attraverso l’utilizzo di un marchio noto dell’azienda pugliese. Gli esami di laboratorio hanno accertato, senza dubbio, che l’olio contenuto nelle dodici bottiglie era di semi e non di oliva come reclamato. Il commerciante è stato denunciato a piede libero alla magistratura. Il comando provinciale del corpo Forestale dello Stato è molto attivo nei controlli nel settore della commercializzazione degli oli di oliva dove sono frequenti episodi di alterazioni di prodotti smerciati per produzioni doc. Quello dell’olio di semi venduto come extravergine di oliva è uno degli esempi più frequenti. Un raggiro che colpisce in maniera particolare i consumatori che, molto spesso, attratti dal prezzo molto spesso scontato, portano a casa una bottiglia di olio di bassa qualità piuttosto che extravergine di oliva.