«Ragazzi, no alle patenti facili»

L’allarme di un ex pilota: boom di offerte a 150 euro ma è solo un inganno

CAPACCIO. «Attenti alle patenti low cost». A lanciare l’allarme è Franco Mitrano, titolare di un’autoscuola ed ex pilota di auto da corsa. Mitrano punta l’indice contro chi promuove corsi per conseguire la patente a prezzi stracciati. Con poco meno di 150 euro, infatti, alcune scuole assicurano un’offerta completa: corso di teoria, pratiche, foglio rosa, esami e perfino qualche lezione di guida.

«L’inghippo sta nei costi nascosti – spiega Mitrano – che spuntano solo nella fase successiva. In caso di bocciatura, bisogna pagare almeno altri 150 euro per richiedere un nuovo esame di teoria. E accade abbastanza spesso considerato che fissano gli esami senza accertarsi che gli allievi siano effettivamente preparati». L’ex pilota, quindi, mette in guardia gli aspiranti automobilisti e li invita a diffidare delle le patenti “facili”: «Non basta guardare il prezzo, ma bisogna considerare la qualità dell’insegnamento e il servizio offerto. Le autoscuole hanno tante spese da affrontare e quando i prezzi sono troppi bassi i tagli riguardano proprio la preparazione degli allievi – sottolinea – Prendere la patente non è come acquistare una batteria di pentole, non si “sconta” come una pizza perché è legata alla sicurezza stradale».

Ma come si arriva al proliferare delle patenti facili? «È un problema sorto a partire dal 2008 – spiega Mitrano – quando il Governo ha avuto la felice idea di liberalizzare le scuole guida. Si è quindi incrementata la concorrenza sleale. Il costo medio per la preparazione di un giovane che deve imparare a guidare è di almeno 600 euro. Molti allievi sono venuti nella mia autoscuola già patentati ma incapaci di guidare. I giovani devono diffidare da queste pubblicità che promuovo patenti facili e a basso costo». Mitrano poi fa un’ultima considerazione sulle patenti rinnovate agli anziani. «Un’altra problematica che andrebbe regolata è quella relativa al rilascio delle patenti agli ultraottantenni. Tutti hanno il diritto di guidare. Bisognerebbe però – conclude - fare una valutazione dello stato di salute degli anziani. Non può utilizzare l’autostrada, ad esempio, chi non ha un’adeguata reattività. Meglio farlo circolare nell’ambito del proprio comune o nel circondario. La lentezza di riflessi spesso è causa di grossi problemi». (a. s.)