Ragazze sfruttate, niente “sconti”

Il Riesame ha confermato le misure cautelari per i capi dell’organizzazione

Blitz prostituzione in litoranea: il Riesame attenua in parte le misure cautelari. Dal carcere ai domiciliari passano Ionut Catalin Vasile, 24 anni, di Eboli, Lucian Ionut Monolache, 27 anni, di Battipaglia e Kristian Sulejmani, 23 anni, di Pontecagnano. Restano in carcere Carol Adam, detto Boby, 42 anni, di Pontecagnano, Mihai Gheorghe Razvan, 22 anni, di Pontecagnano. Obbligo di dimora, infine, per Nicolae Stefan Mirea, 26 anni, di Pontecagnano, Adrian Tranca, detto Adri, 27 anni, di Pontecagnano, Davide Di Napoli, 25 anni, di Montecorvino Pugliano e Mauro Damiano, 45 anni, di Olevano. Ha rinunciato al ricorso Augusto Longo, 56 anni, di Calvanico, ai domiciliari. Le decisioni sono state assunte ieri dal collegio del riesane composto di giudici Gaetano Sgroia, Dolores Zarone e Maria Grazia Pisapia. Il collegio difensivo, tra gli altri, era composto dagli avvocati Nicola Naponiello, Pierluigi Spadafora e Paolo Toscano.

L’inchiesta sulle “schiave del sesso” sul litorale tra Eboli e Pontecagnano, nasce dall’omicidio di Natalino Migliaro, deceduto a dicembre a causa della brutale aggressione subita due mesi prima, il 4 ottobre, da due sconosciuti in via Idrovora mentre era in compagnia della fidanzata. Seguendo le indagini sulla rapina subita da Migliaro gli inquirenti scoprirono la presenza di due gruppi delinquenziali che si spartivano il meretricio in litoranea. Gli albanesi le piazzola della Spineta, i rumeni quelle di zona Lago.

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