SANITÀ

Radioterapia Riattivato il servizio

Nessuna estenuante trasferta per i malati oncologici dell’Agro, che devono essere sottoposti alla radioterapia. Il manager dell’Asl Salerno, Antonio Squillante, mette la parola fine ad una vicenda...

Nessuna estenuante trasferta per i malati oncologici dell’Agro, che devono essere sottoposti alla radioterapia.

Il manager dell’Asl Salerno, Antonio Squillante, mette la parola fine ad una vicenda che ha gettato nello sconforto decine di famiglie. Il direttore generale espone le sue rassicurazioni in una lettera inviata al sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato, rispondendo alle sollecitazioni avanzate dal primo cittadino. La soppressione del servizio avrebbe creato notevoli danni, basti pensare che con un solo acceleratore a Nocera vengono effettuate 480 trattamenti annui, mentre a Salerno due acceleratori ne effettuano 560. Il problema è che il centro polidiagnostico privato nocerino che effettua la radioterapia non è accreditato per questa pratica con il servizio sanitario, ma operava in regime di convenzione con l’Asl. Il pericolo sarebbe però scampato. Squillante scrive: «Al riguardo nessun provvedimento definitivo è stato assunto». Sospiro di sollievo per gli utenti del centro, tra i pochi attivi nel meridione. Bisogna ora attendere il riavvio delle procedure di accreditamento: «È in corso di pubblicazione – scrive il manager nella lettera a Torquato – un avviso pubblico per una manifestazione di interesse che sarà finalizzato a negoziare con i partecipanti le condizioni per l’acquisizione di prestazioni di radioterapia da acceleratore lineare, in attesa del definitivo accreditamento da parte della Regione Campania che chiarirà quali sono i centri per tali prestazioni». Tutto resta immutato, almeno per ora. Una volta espletato il bando, aggiunge Squillante, nelle more della definizione della procedura di accreditamento, «si garantirà un adeguato servizio e pari dignità ai cittadini che potranno eseguire le cure in strutture vicine, evitando liste di attesa, ricorso a strutture fuori provincia e disagi».

Salvatore D’Angelo

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